di Stefano Sannino
Che la creazione dell’Universo sia prerogativa di un essere divino di sesso maschile è un’idea più recente di quanto si pensi.
In passato,come dimostrano anche numerosi studi archeologici, la cosmogonia era strettamente collegata alla Dea, intesa come Madre e con delle caratterizzazioni estremamente specifiche. Gli studi paleo-archeologici sicuramente più noti in materia sono quelli svolti da M. Gimbutas, la quale è riuscita a ricostruire nei suoi testi l’evoluzione della Dea preistorica nei suoi differenti aspetti e che abbiamo già avuto modo di analizzare in una serie di articoli dedicati proprio a questo argomento.
Ma vi è un simbolo, ancora molto utilizzato oggi, che ha da sempre avuto un legame con la Dea nel suo aspetto di Madre dell’Universo e che in questo particolare periodo dell’anno, gode di una certa fama: l’uovo.
L’Uovo è stato utilizzato nel corso dei secoli e da numerose religioni come rappresentazione simbolica della fertilità e della gravidanza, in relazione proprio a quella Divinità femminile che, nel relativo pantheon, aveva la funzione di Genetrix Mundi, ovverosia Madre dell’Universo.
Proprio per la sua evidentissima correlazione simbolica con la fertilità, l’Uovo è stato poi importato nelle festività e nelle usanze cristiane per rappresentare la resurrezione di Cristo, avvenuta proprio a Pasqua, festività che cade in primavera.
È evidente che l’uovo e la primavera siano interconnessi da un simbolismo di rinascita, di rinnovamento e di fertilità, poiché è proprio in questo periodo che la natura si rigenera, germogliando nuovamente dopo un periodo di decadimento e di morte. Scambiarsi uova, che siano di cioccolato o che siano semplici uova di gallina, è un importante augurio che si fa all’altro: augurio di fertilità, di rinascita interiore ed esteriore, ma sopratutto augurio di rinnovamento.
Scambiarsi uova significa augurare all’altro una delle caratteristiche più importanti della Dea Madre, ovvero proprio la sua capacità di generare l’universo, in tutte le sue bellissime e variegate sfaccettature.
Non è però sufficiente regalare un uovo: esso va coltivato, fecondato, covato. Un augurio così importante e così straordinario, non è bastevole in se stesso. Il nostro rinnovamento e la nostra rinascita devono prendere le mosse da un reale impegno di ciascuno di noi, un impegno fatto quotidianamente, con sforzo e con fatica. Solo in questo modo, l’uovo potrà schiudersi e dunque potrà condurci alla nostra Estate, ad un periodo cioè di fioritura completa e totale del nostro spirito.
L’uovo ha però da sempre anche influenzato la tradizione esoterica, proprio per i suoi significati di cui sopra. Ecco allora che in alchimia, esso rappresenta “l’uovo dei filosofi” ovvero la perfetta rappresentazione simbolica della Grande Opera, ovverosia della trasformazione del metallo grezzo (uomo) in oro (uomo illuminato). Ecco perché allora l’uovo è quasi sempre associato al serpente, simbolo per eccellenza del rinnovamento, grazie alla sua capacità naturale di cambiare pelle e di rigenerarsi. Serpente che, guarda caso, è sempre stato anche un simbolo della Dea preistorica, proprio nel suo aspetto di Madre.
L’uovo è entrato a far parte perfino della tradizione magica, in particolare nell’arcano maggiore ventunesimo dei Tarocchi. Questo arcano, chiamato “Il Mondo” rappresenta una donna circondata da una ghirlanda proprio a forma di uovo. Al suo interno, la donna regge due scettri e rimane in piedi al centro della raffigurazione quasi completamente nuda. Dico quasi, perché i genitali della donna sono coperti da un nastro, lasciandoci quindi intendere che ella sia in realtà un androgino, simbolo alchemico di perfezione e di completezza. Ancora una volta, la nascita della perfezione, qui simboleggiata dall’androgino, è correlata al più importante simbolo di fertilità e di potenza creatrice che la storia dell’umanità abbia mai conosciuto: l’uovo.