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venerdì, 29 Novembre, 2024

L'UNITA' HA UN MESE DI VITA. Gli imprenditori suicidatisi per la crisi, no

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C’era una volta un paese strano, un paese dove gli imprenditori sostenevano una spesa pubblica folle con tasse inumane. In questo strano paese, mentre l’economia si sgretolava, qualcuno suonava imperterrito il violino. Lungi dall’essere considerato folle, questo qualcuno, era compianto ed ammirato per la sua dedizione. In sintesi è questa la storia dell’Unità, il giornale della Grande Menzogna, del “tutto va bene compagni” e foglio ufficiale del Partito Democratico che chiuderà d’Agosto, nella più assoluta indifferenza. Sì, perché, incredibile a dirsi, gli unici a poterla salvare, gli imprenditori non sono al capezzale.

Agosto, un mese buono come un altro per chiudere nell’Italia del lungo tramonto. Se sei un artigiano. O un padroncino. Ma se sei un grande quotidiano di partito non è un mese propizio. Matteo deve intervenire. Matteo ti deve salvare. Non con i soldi suoi, ovviamente. No, con i soldi delle vedove e dei figli, dei fratelli e delle madri, dei padri e dei dipendenti degli imprenditori senza la fortuna di avere una gran cassa mediatica. La loro unica cassa è in mogano. E’ oltraggioso, ma nell’atto stesso si cela la vendetta. Se fossero stati meno ingordi, se fossero stati meno avidi, se solo non avesse spolpato la nostra classe imprenditoriale oggi qualcuno magari se la sarebbe comprata, questa Unità.

Invece le croci bianche si allineano ai bordi dei presidi, ai bordi di grandi e piccoli prati verdi. A breve ci sarà una croce in più, l’organo del partito supposto operaio sarà forse rossa, ma ci sarà. Renzi non può pensare di pagare con gli ultimi risparmi estorti alle vedove un regno di carta, inchiostro e superbia. Il Foglio dei Migliori. Il Foglio dei Diversi. Il Foglio di chi non deve chiedere scusa, mai. Nessun mea culpa nemmeno questa volta, solo le solite, trite, rivendicazioni. Il salvataggio dei posti di lavoro, il salvataggio del diritto di parola. Ecco, questo punto mi preme affrontarlo: nel mondo dei social media non avete bisogno dei miei soldi per essere liberi di parlare e mentire. Vi basta una connessione ad internet. Adesso gambe in spalla, da settembre tocca faticare come tutti i comuni mortali.

Un’ultima, tristemente divertente, nota. Forse la croce rossa non ci sarà, nelle distese di croci bianche. La Santanchè potrebbe salvare il giornale. Ovviamente la provocazione è sanguinosa. Eppure è salubre, ci farà capire quanto ai giornalisti interessi davvero il loro diritto di esprimersi e quanto invece siano interessati ad una rendita parassitaria di posizione. Io scommetto che non cederanno nemmeno un metro. I nostri soldi gli piacciono troppo dopotutto.

Luca Rampazzo

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