di Stefano Sannino
Non è certo un periodo d’oro per TikTok, il social network più amato dai teenagers: finito nel mirino di Donald Trump per i suoi screzi con la Cina, questa app che ha superato i 5 miliardi di dollari, sta per essere proibita sul suolo americano, portando quindi anche ad una diminuzione sostanziale del suo utilizzo in tutto l’Occidente.
Come se questo non bastasse, nonostante la stessa società dietro TikTok, la cinese ByteDance, abbia dichiarato di essere disposta a vendere tutte le quote di possesso, anche alcuni brand hanno intenzione di diminuire le spese pubblicitarie fatte su questa stessa app.
Caso eclatante è quello di L’Oréal, il colosso mondiale della bellezza ha dichiarato di essere preoccupato per la questione della privacy e quindi di essere propenso a rivalutare la spesa per la pubblicità su TikTok.
“Stiamo monitorando la situazione molto attentamente e modificheremo la nostra policy a seconda dell’evoluzione della situazione” – queste le parole di Jean Paul Agon, capo esecutivo de l’Oreal, mentre descriveva la celebre applicazione come “potenzialmente pericolosa”.
Come molti altri brand di cosmetici, L’Oréal era uno dei maggiori investitori nella pubblicità su TikTok, raggiungendo oltre 100 milioni di views con l’hashtag collegato ed i tutorial fatti da influencer o utenti comuni con i propri prodotti. Nonostante questi risultati però, e nonostante TikTok sia la piattaforma su cui conviene investire maggiormente in pubblicità, perché ancora in crescita e quindi con dei prezzi inferiori a parità di utenti raggiunti con Instagram e Facebook, L’Oréal pare deciso a diminuire sostanzialmente i propri investimenti, portando TikTok anche ad una perdita non solo di guadagno, ma anche (e sopratutto) di immagine.
In un periodo funesto come questo, l’ultima cosa che serviva alla popolare applicazione era proprio che un colosso potentissimo come l’Oréal si schierasse così apertamente e fortemente contro di lei, portando quindi anche ad un calo di interesse da parte dei fedeli acquirenti di quello stesso brand.
Ovviamente, TikTok ha sempre rifiutato e continua a rifiutare ogni genere di accusa, sebbene negli Stati Uniti sia stato posto sotto la revisione del CFIUS (Comitato sugli investimenti esteri negli Stati Uniti).
Quello che succederà a TikTok sarà svelato nei prossimi giorni, anche se quasi certamente dovremmo attenderci tutti una diserzione a catena dei grandi brand dagli investimenti pubblicitari.