Dopo quasi una settimana dalla fine del processo processo, avvenuto presso il tribunale di Minya a sud del Cairo, che ha trovato colpevoli gli imputati condannandoli tutti a morte, prima l’U.E. ed ora anche l’ONU attaccano l’Egitto di violazione dei diritti umani contravvenendo il diritto internazionale.
Ma chi saranno i 529 imputati condannati alla pena capitale per alto tradimento, distruzione di uffici governativi e omicidi? Semplice: gli imputati sono tutti membri della Fratellanza Musulmana egiziana e i reati da loro commessi si riferiscono all’agosto dell’anno scorso quando il governo Morsi venne abbattuto dal popolo egiziano e dall’esercito. Nei giorni successivi alla fine forzata del governo musulmano in Egitto, gli imputati si macchiarono della morte di 600 poliziotti, l’assalto ad una caserma in cui perse la vita anche in quell’episodio un agente di polizia, razziarono le armi presenti nell’edificio ed il tentativo di uccidere un residente della zona colpevole di essere un cristiano copto.
Nei giorni scorsi, successivi alla sentenza della corte di Minya, al Cairo i simpatizzanti pro-Morsi, hanno manifestato violentemente contro il Governo militare provvisorio causando disordini che hanno portato alla morte di tre persone: due giornaliste ed una donna cristiana copta. La polizia, dopo parecchie ore di vera e propria battaglia contro gli islamisti armati di molotov e armi da fuoco, è riuscita a riportare una calma, seppur effimera, nella capitale egiziana.
Sempre nei giorni scorsi i fanatici pro-Morsi hanno condotto un attentato ad un pullman militare causando la morte di un soldato ed il ferimento di altri tre. Nei prossimi giorni, invece, si aprirà un nuovo processo contro 683 membri dei Fratelli Musulmani rei anch’essi di aver cospirato conto l’Egitto ed il suo popolo oltre ad essersi macchiati della morte di innocenti.
Ovviamente, l’Unione Europea prima e ONU, che fa da portavoce di Obama poi, stanno condannando l’Egitto di violazione dei diritti umani pur di difendere la vita di 529 terroristi islamici, quella stessa Europa e ONU che chiudono gli occhi dinnanzi alle condanne a morte in Iran (per reati meno gravi, come l’omosessulità tanto cara all’E.U.), dinnanzi alle condanne a morte, che si basano solo su sospetti, a Gaza, con successivo scempio del cadavere del condannato, dinnanzi alle condanne a morte, solo per le donne, per adulterio che vengono puntualmente eseguite con la lapidazione.
In tutti questi casi dov’è l’Unione Europea? Dove si trova l’ONU? Dove le varie Boldrini, Luxuria e Ashton?
Speriamo solo che oggi, per la seconda volta nella storia dell’Occidente, parta dalla Francia, una nuova, grande ed “illuminata” rivoluzione che porti l’Europa sulla strada della Ragione, un’Europa che possa riportare la “luce” sulla nostra civiltà, un’Europa che possa riportare ordine dal caos che i servi dell’Islam, a scapito delle radici e della cultura europea, hanno creato.
Gian Giacomo William Faillace