di Abbatino
L’Italia del pallone è ormai andata “nel pallone” a suon di gol e di prodezze calcistiche. Difficile stare dietro a questi ragazzi che corrono fortissimo e hanno steso squadre blasonate europee che abbondano di campioni. L’Italia del calcio rialza la testa dopo anni anonimi e difficili del calcio italiano. Il globalismo ha raggiunto anche il bel paese nel quale i club storici passano in mano agli stranieri e di stranieri abbondano le squadre; quando però l’Italia del pallone sembra essere sottomessa al dio denaro e al business salta fuori l’Italia degli italiani, quei ragazzi che sudano spesso nell’anonimato ma che ancora rappresentano la parte più sana del paese. Saranno 4 calci ad un pallone, ma il calcio è anche business e se la nazionale unisce così tanto è merito dei nostri ragazzi che sudano in quel campo che fa accarezzare sogni. L’altra Italia, quella della politica, ancora arranca, senza mordere il presente pensando al futuro. Prendano spunto da questa nazionale allenata da Mancini. Non ci sono fenomeni, ci sono giovani talentuosi, che si allenano, si preparano, studiano, direbbero i professori di una semplice scuola media. Soprattutto che abbiano un obiettivo: rendere più bella questa nazione e questa terra. Si preparino per questo, combattano per riuscirci. Non è coraggio, se non c’è paura. Ma con il coraggio l’Italia ha sempre fatto grandi cose, anche l’unificazione di se stessa in un grande paese.