Tra Francia e Italia ora si gioca la partita più importante per l’Europa, per i suoi popoli, per la nostra civiltà, tradizioni, le nostre radici giudaico-cristiane e illumiste.
Ieri in Francia il Fronte Nazionale dei Marine Le Pen ha riportato, dopo i ballottaggi ed insieme agli altri partiti che rappresentano al Destra, una schiacciante sconfitta contro l’Unione Europea e contro il la presidenza socialista di Hollande.
Ma il fatto più eclatante e significativo è avvenuto a Frejus, a sud della Francia, dove, con il 45% circa dei suffragi, il candidato 26enne del FN, David Rachline ha trionfato. Subito dopo un’orda di oppositori filo socialisti ed a maggioranza islamica, sì è radunata davanti alla sede locale del Front National, inscenando violente proteste che ha visto le forze di polizia impegnate, in tenuta antisommossa, a predisporre cordoni di sicurezza per evitare che i manifestanti entrassero, non certo con buone intenzioni democratiche, nella sede del partito della Le Pen.
A David Rachline è stato impedito di arrivare in municipio ed è stato quindi costretto ad annullare la conferenza stampa. Come volevasi dimostrare: in Francia l’Islam ha ormai messo in atto vere e proprie azioni di intolleranza verso il sistema democratico e verso le comunità ebraiche del paese.
E mentre la Francia, col voto democratico, combatteva l’arroganza musulmana, dell’Unione Europea e dei socialisti, entrambi quest’ultimi asserviti a Maometto, in Italia, e più precisamente a Roma, si riuniva il World Halal Food Council.
Per la prima volta i rappresentanti di 57 Stati islamici con le loro autorità Halal (leggasi Sharia) mondiali si sono riuniti nella capitale italiana. Inizia così il primo passo dell’ultimo atto di conquista dell’Europa, e dell’Italia in primis, da parte delle tenebre islamiche.
Il meeting, organizzato dalla sezione italiana di Halal International Autority (Hia), l’unico organismo riconosciuto per la certificazione di qualità dei prodotti secondo gli standard islamici, ha lanciato il suo messaggio all’Italia per bocca dello sceicco saudita Farah Alared, membro del comitato per l’islamizzazione delle banche.
Lo sceicco ha così dichiarato ai giornalisti presenti in sala:” La finanza e i capitali islamici sono pronti a portare fuori dalla crisi l’Europa e in particolare l’Italia, purchè i Paesi seguano, nella produzione, nella logistica e nella commercializzazione, gli standard Halal , ovvero consoni ai precetti della Sharia, la legge che stabilisce cosa è lecito o proibito per un musulmano. Siamo disponibile ad investire in Italia che vogliamo che diventi l’hub del mercato halal per tutta l’area del Mediterraneo.”
A queste dichiarazioni fa eco il presidente della Halal International Autority Sharif Lorenzini che spiega:” Abbiamo infatti siglato un protocollo di intesa con l’Agenzia governativa della Malesia per lo sviluppo del mercato Halal, per la nascita dell’Hub Halal Itali. In questa maniera la Malesia, cioè il più grande mercato Halal del mondo, metterà la sua esperienza a disposizione dell’Italia che diventerà il primo Halal hub in Europa, servendo i Paesi del Mediterraneo, il Sud-Est asiatico, i Balcani e ovviamente i Paesi europei”.
“Siamo pronti a investire anche in infrastrutture, ma l’Italia deve garantirci di riconoscere l’ufficialità del mercato Halal, prevedendo la certificazione obbligatoria delle imprese interessate” ha, con queste parole concluso la conferenza stampa, lo sceicco Fayez Al Shahri.
Bene, per modo di dire, ma siamo agli inizi, intanto ringraziamo i politically correct, i cattocomunismi, gli pseudo progressisti che hanno venduto la nostra Patria ai nuovi barbari.
Ora potremmo anche comprendere meglio la crisi che attanaglia l’Europa e l’Italia: una crisi pilotata che, nella realtà, non esiste. Lo scopo era indebolire l’economia dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, distruggere le loro industrie, la loro economia, impoverirli fino al punto che la schiavitù teocratica divenga, per gli occhi di milioni di disoccupati, manna dal cielo, un modo per sfuggire ad una vita di miseria e di stenti. Ma a quale prezzo?
Tra poco più di un mese, tutti noi saremo chiamati a votare per le elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo ma non saranno semplici elezioni, non sarà una semplice perdita di tempo per mettere una “X” su un nome o un simbolo; questa volta saremo chiamati per combattere! Ognuno di voi, cari elettori, avrà questa volta una responsabilità immensa sulle sue spalle: avrà la responsabilità di decidere del futuro della Patria, del proprio futuro ed anche di quello dei vostri figli e nipoti. Sarete chiamati a decidere se vorrete difendere quelle libertà per la quale molti, prima di voi, hanno dato la vita, deciderete se vostra moglie, vostra figlia, vostra nipote, è uguale a voi uomini o solo”complemetari” se non addirittura inferiore.
Il 25 maggio, prossimo venturo, il presidente di ogni seggio darà nelle vostre mani una matita, quella matita sarà un’arma nelle vostre mani, un’arma potente quanto un’atomica, in grado di poter cambiare il corso della vita di milioni di persone e che potrebbe cambiare il corso della storia dell’Europa. Facciate in modo che non sia una nuova Famagosta bensì una nova e gloriosa Lepanto.
Gian Giacomo William Faillace