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giovedì, 21 Novembre, 2024

L'EUROPA DI CUI POSSIAMO DISFARCI. Ovvero della guerra alle libertà individuali

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Uno spettro si aggira per l’Europa. E’ la libertà di arricchirsi come si preferisce. Per esempio, col gioco d’azzardo. I Saggi Burocrati che siedono placidi sui vostri soldi a Bruxelles hanno deciso che, dopotutto, una cosa rimane uguale a se stessa in questo mondo. Voi non capite un cavolo. In particolare quando si tratta di decidere. Massimamente quando si tratta di decidere dei vostri soldi. E’ più forte di voi, se poteste ve li terreste e li usereste come volete. Questo va evitato come poche altre cose. Per questo vi tassano, capre che non siete altro! Se davvero sapeste come spendere, quali beni preferire, quali servizi usare e quali investimenti fare loro potrebbero finalmente riposare. Invece guardate cosa li costringete a fare! Imparerete mai?

Secondo i Burocrati di cui sopra, no. Per questo si prodigano per educarvi. Fin dalla più giovane età. Non sia mai che la gioventù venga corrotta ed abituata a gestire il rischio, volgarmente chiamato azzardo. L’azzardo inculca idee strane, tipo che uno sia responsabile di quello che fa. Che la vita non sia affatto un ordinato succedersi di eventi previsti. Potrebbe anche darsi che il ludopate, il neologismo che indica chi ha perso e si aspetta che siate voi a coprire le perdite, oltre ad indicare una rara patologia, si renda conto che il futuro è prevedibile solo in misura marginale. Che il saggio burocrate, magari non serva a moltissimo. Capite bene che tutto questo è inaccettabile. Il burocrate deve proteggere se stesso ed il sistema che rappresenta.

La cosa comica, in una vicenda di ordinario squallore, sono i mezzi impiegati in questa lotta. Mezzi che ci dimostrano che questa Europa, in fondo, è tanto petulante quanto importante. Primo punto: si RACCOMANDA agli Stati di adottare certe misure, ma la forza testicolare di imporre non ce l’hanno. Ma tralasciamo, il bello viene dopo. Cito da un articolo di La Repubblica, che a sua volta riporta uno stralcio di questa vetta del pensiero umano: “Deve essere previsto un processo di registrazione per creare un account di gioco, in modo da obbligare i consumatori a fornire informazioni sulla loro età e identità che vengano verificate dagli operatori”.

In sostanza il sistema messo in campo contro il porno e la sua fruizione da parte degli adolescenti. Un successo strepitoso che tutto il Mondo ci invidia. Quale minore, infatti, ha mai mentito quando gli si chiedeva “hai più di 18 anni?”. Nessuno, dopotutto quella è un’età di giudizio e di rifiuto della trasgressione, no? Ecco, per l’Europa dei Burocrati il sedicenne di turno va protetto da se stesso, dal suo essere adolescente e da una visione del mondo fortemente responsabilizzante. Con cosa? Con un sistema che ha già fallito numerose volte, ma anche questo fa gioco al burocrate. I sistemi che funzionano, infatti, non sono economicamente interessanti per loro. Proprio perché funzionano. Qualcosa che fallisce dà spazio ad infiniti tentativi. Pagati sempre da voi.

In conclusione, lo ripeto una volta di più: l’unica droga che dà davvero assuefazione, uccide, ti fa compiere crimini contro l’umanità e causa atrocità da almeno tre secoli (buon compleanno Ghigliottina) si chiama Stato. Ma non preoccupatevi, se ne può uscire. Basta iniziare con poco, per esempio ignorando le raccomandazioni degli spacciatori di Bruxelles.

Luca Rampazzo

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