“Io mi considero un uomo delle Istituzioni, così mi comporto e così mi comporterò anche in seguito”. Lo ha affermato il premier Enrico Letta, aggiungendo: “La durata del governo è legata al completamento delle riforme che necessitano di un tempo significativo”. “Spero che questo lavoro possa andare a compimento – ha ribadito -, le discussioni che ci sono state non sono legate a una scadenza della legislatura, ma a degli obiettivi da raggiungere”.
“Io chiedo chiarezza e penso che la chiedano i cittadini. Le dimissioni non si danno per manovre di palazzo e dicerie. Ognuno deve pronunciarsi, specie chi vuole venire al posto mio”. Lo dice il premier Enrico Letta dopo l’incontro con Matteo Renzi sul futuro del governo. Con “Impegno Italia” l’esecutivo ha studiato un modo “per lottare contro la disoccupazione e per la crescita”. “Questo è il patto che io propongo al Parlamento e ai cittadini”, spiega.
“Trenta miliardi di risorse per il biennio 2014-2015 che consentiranno quelle riduzioni di tasse per le imprese sul costo del lavoro e per il lavoratori”. Lo afferma Enrico Letta illustrando “Impegno Italia” a Palazzo Chigi. Tra gli obiettivi del patto per rilanciare l’Italia c’è anche la scuola. “Vogliamo un grande piano per il Paese perché la scuola cominci a 5 anni e finisca a 18”, ha spiegato il premier, assicurando “un impegno significativo”.
La Critica