di Angelo Portale
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La Sacra Scrittura mostra benissimo l’escalation del male causata dal peccato originale di cui abbiamo parlato nell’articolo di martedì scorso. Pareyson la chiama “spirale del negativo”. È sintomatico che nel libro della Genesi al peccato originale l’autore sacro faccia seguire un fratricidio(uccisione di Abele da parte di Caino) e al capitolo sesto il diluvio universale, con il rimorso celeste di aver creato l’uomo, vedendo quanto grande fosse la sua malvagità:
«Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che ogni disegno concepito dal loro cuore non era altro che male.E il Signore si pentì di aver fatto l’uomo sulla terra e se ne addolorò in cuor suo. Il Signore disse: «Sterminerò dalla terra l’uomo che ho creato: con l’uomo anche il bestiame e i rettili e gli uccelli del cielo, perché sono pentito d’averli fatti». Ma Noè trovò grazia agli occhi del Signore», (Genesi 6,5-8).
La scelta del male porta in sé caratteri di irreversibilità che si esprimono nel fatto che, da allora, la libertà è stata inficiata e compromessa e l’uomo non può più non peccare, sperimentando che il primo a pagarne le conseguenze è lui stesso e la sua capacità di scelta: «Il peccato è la prima pena del peccato».
Nel saggio Il male in Dostoevskij, Pareyson parla di un’azione dissolvente del male sulla libertà dell’uomo, fino a causarne lo sdoppiamento e la disgregazione della personalità (Cfr. L. PAREYSON, Il male in Dostoevskij, 686-691).
Un’altra conseguenza della caduta si manifesta nella sua (dell’uomo) non-consapevolezza piena del cataclisma che ha causato con la sua ribellione e questo perché «minimizzare il peccato fa parte del peccato stesso».
La tragedia scaturita ha toccato, come già si è detto, l’uomo e tutta la realtà, causando una specie di fallimento storico dell’opera divina. Tutta la creazione ora si trova alterata dal peccato e prigioniera della sofferenza. Ma è quest’ultima che potrà convertire tale disastro in qualcosa di costruttivo. Inoltriamoci quindi nell’altro aspetto del negativo (che poi comunque come vedremo più avanti non è negativo, in quanto il vero male per Pareyson è soltanto il peccato) ovvero la sofferenza.
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