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venerdì, 22 Novembre, 2024

L’ENERGIA EOLICA IN ITALIA: IL NUOVO PNIEC DOVREBBE SBLOCCARE LA SITUAZIONE. CE LO SI AUGURA

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di Veronica Graf

 

La rinnovata ambizione verde dell’UE richiederà presto all’Italia di ritoccare al rialzo gli obiettivi 2030 su clima ed energia nazionali. Il ministro alla transizione ecologica, Roberto Cingolani, ha già annunciato che il nuovo PNIEC dovrebbe vedere la luce prima della pausa estiva. In questo contesto in divenire, c’è chi si chiede quale sia il potenziale dell’energia eolica in Italia ai fini della decarbonizzazione. A rispondere ci pensa il nuovo rapporto di Anev e Studio Elemens, da poco presentato, incentrato sul Green Deal e gli effetti sulle rinnovabili elettriche da qui al 2030, l’energia eolica in Italia ha un grande potenziale di crescita. A livello comunitario, la legge sul clima approvata lo scorso anno impone al blocco di ridurre del 55% le emissioni di CO2 entro la fine di questo decennio. La Commissione von der Leyen sta lavorando per alzare a cascata anche le percentuali riguardanti le fonti rinnovabili e l’efficienza energetica. Malgrado l’attesa non sia finita, è possibile fin da subito immaginare uno nuovo scenario italiano. Secondo gli autori, il target emissivo determinerà un incremento delle rinnovabili elettriche di più 54 TWh rispetto al PNIEC già elaborato, ossia dovremmo raggiungere 241 TWh anziché 120 TWh. Questo ci permetterà di coprire con l’energia pulita il 70% dei consumi finali. Ben 15 punti percentuali in più rispetto il vecchio piano. Per l’energia eolica in Italia questo incremento si tradurrebbe in 55 TWh al 2030. Vale a dire, 13 TWh in più rispetto al PNIEC e 34 TWh sopra il valore del 2020.

In questo scenario il contributo dell’off-shore sarebbe pari a 1,1 TWh. Ulteriori 9,6 GW arriverebbero dall’on-shore e circa 8,5 GW dal repowering degli impianti esistenti. Il documento riporta anche altri numeri importanti per il futuro a medio termine. L’eolico genererebbe importati ricadute economiche contribuendo con 3,5 miliardi di euro di valore aggiunto. Di questi, 2,9 miliardi arriverebbero dai nuovi impianti e 1,8 miliardi dal repowering. Non solo. Se rispettate le premesse, per la fine del decennio si avrebbe un gettito fiscale pari a 1,1 miliardi di euro e oltre 16mila occupati nel settore. Negli anni il comparto eolico ha spesso dovuto intraprendere battaglie legali per poter svolgere il proprio lavoro ed esprimere i propri benefici, con la conseguenza di vedere gli iter autorizzativi rallentati e dunque facendo perdere al paese il ritorno economico, occupazionale e ambientale. Il Green Deal EU pone degli obiettivi chiari ed è necessario che il governo faccia di tutto perché si possano raggiungere in fretta e non faccia perdere all’Italia la grande opportunità che l’energia eolica offre in termini di risparmio energetico e impatto ambientale.

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