di Martina Biassoni
Le tendenze dell’estate 2020 oscurate da mascherine e paia di guanti usa-e-getta sono pronte a tornare in grande stile. Nonostante le restrizioni ed il clima poco sereno e spensierato, sicuramente la voglia dell’allegria data dalle giornate e dai colori estivi c’è, e la si sente. Gli italiani hanno voglia di gioire, di libertà e d’un briciolo di quella spensieratezza che solo la brezza marina riesce a donare al viso.
Forse la moda può essere d’aiuto in questo senso (lo so sembra stupido), infatti la normalità che tanto odiavamo prima del famigerato lockdown, ora la agogniamo come fosse la nostra sola ragione di vita; le nostre menti, destabilizzate da tutto il cambiamento che è in atto, necessitano di sentirsi a casa, avvolte dalla loro copertina di Linus che tanto le fa sentire protette e sicure.
E sotto questo aspetto, la moda, può rappresentare un valido riferimento: infatti le collezioni estive, cariche di colorazioni tenui e tinte pastello, che la fanno da padrone da qualche anno (nonostante ci sia stato un rapido ritorno ai colori neon, che non ha però attecchito nelle vite di tutti) insieme alle linee classiche, minimal e che tendono a valorizzare ogni tipologia di fisico, sono il rifugio perfetto per chi si trova in cerca di normalità, stabilità e calma.
Anche i freschi abitoni-tuniche di cotone leggerissimo o lino, svolazzanti e dalle fantasie floreali o di frutti sono la risposta perfetta alla necessità di uscire di casa, senza doversi costringere in jeans skinny e stivali che rappresenterebbero uno scoglio per chiunque si fosse abituato alla comodità di abiti e tute, che da qualche mese vanno per la maggiore e rappresentano, quasi, l’uniforme dello smartworker casalingo.
Ma ancora, le stampe e le linee dell’estate 2020 si rifanno agli anni 60,70 e 80, dimenticando le padded shoulders (che erano state riprese nell’inverno scorso e sono pronte a tornare su cappotti e blazer per l’autunno-inverno 2021) ma dando largo spazio a minigonne ad A, pantaloncini a vita alta che arrivano al ginocchio – a volte aderenti, ma spesso a campana o dalle linee morbide che scivolano sulle curve – o maxi gonne, spesso plissettate, dalle fantasie divertenti e geometricamente ripetute lungo tutto il tessuto. Ritornano la t-shirt e la camicia bianca, magari un po’ oversized, chiusa da una cintura in vita e portata sopra a cycling shorts la prima, mentre, la seconda, portata, aperta, sopra ad un crop-top e dei pantaloncini denim per un look casual, o chiusa portata con pantaloni di lino o una gonna per un look più adatto al lavoro o a delle “commissioni cittadine” senza perdere la comodità e la leggerezza tipiche della stagione estiva.
Insomma, non è importante poter andare al mare -per quanto sarebbe perfetto passare le giornate sulla sabbia calda ad annusare la brezza libera del mare, e la sera poter passeggiare ed uscire a divertirsi fino a tardi, dopo aver guardato il tramonto – per sentirsi liberi e leggeri. La tranquillità deve venire da dentro, certo, ma il proiettarsi in una situazione di vita, come quella che poteva essere quella pre-Covid, data da abitudini, appuntamenti annuali immancabili, e piccole gioie lungo la via possono essere di forte aiuto.
Provare per credere.