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domenica, 22 Dicembre, 2024

LE PUBBLICAZIONI RIPRENDERANNO IL 19/08. Buone ferie a tutti, siano momento di svago e riposo, ma anche di preghiera e riflessione

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Per quanto il clima non sia dei migliori, tra ferie e voglia di pensare a cose più leggere, riteniamo giusto diffondere questo appello del Santo Padre alla preghiera. In primis perchè una delle poche volte che si ricorda dei nostri fratelli perseguitati dall’Islam. In secondo luogo per dare un segnale. Il segnale che il sangue dei martiri non ci indebolisce, le loro morti non ci spaventano ed il loro dolore non instilla terrore nei nostri cuori.

Le persecuzioni ci sono state annunziate, così come ci è statop annunziato il loro risultato. Ecco che allora la preghiera diventa inno all’Altissimo, oltre che supplica perchè i nostri fratelli non crollino sotto di esse. Quanto ai persecutori abbiamo a dire solo alcune, brevi parole: ogni goccia è un grido all’Altissimo. Non crediate che non senta, non crediate che siamo sordi, non crediate che le vostre azioni non avranno conseguenze. Ecco perchè è un dovere trovarsi nel Duomo della vostra città a pregare. Perchè nel silenzio c’è forza, nella preghiera dignità e nell’unità speranza.

PREGHIERA PER I CRISTIANI PERSEGUITATI

Signore Gesù,
in questo momento vogliamo pregarti
per tutti i nostri fratelli cristiani
perseguitati, rapiti, imprigionati, torturati
e costretti a lasciare il proprio paese
a causa della fede.
Ti presentiamo, o Signore,
il loro dolore innocente;
le persecuzioni cui sono sottoposti
sono spesso la conseguenza
di disposizioni legislative discriminatorie.
Con profondo rammarico ci accorgiamo
come assai frequentemente,
gli atti discriminatori contro i cristiani
sono considerati meno gravi
e vengono ritenuti meno degni di attenzione
da parte dei governi e dell’opinione pubblica.
Aveva proprio ragione Papa Giovanni Paolo II
quando affermò: “Il martirio ha di nuovo oggi
la sua epifania tramite testimoni eloquenti,
conosciuti, ma anche tramite ‘militi ignoti
della grande causa di Dio’.
Aiutaci, o Signore,
a saper mantenere sempre desta
l’attenzione delle nostre comunità parrocchiali
verso tutti i nostri fratelli e sorelle nella fede,
colpevoli solo di essere fedeli al Vangelo
e di vivere la loro appartenenza alla Chiesa
con uno stile di edificante coraggio.
Con le parole della Liturgia ti chiediamo:
“concedi a coloro che soffrono persecuzione
a causa del tuo nome,
lo spirito di pazienza e di amore,
perché siano testimoni autentici e fedeli
delle tue promesse”.
Amen. 

La Critica

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