Arriva dalla Francia l’allarme lanciato contro le lampade UV per lo smalto semipermanente, pare infatti che l’utilizzo di tale macchinario possa generare un’alta probabilità di cancro alla pelle.
Gel, Agrigel e smalti semipermanenti sono ormai di moda e alla portata di tutti, sia per chi decide di affidarsi ai centri estetici, sia per chi decide di cimentarsi nel “fai da te”.
La National Academy of Medici ha deciso di pubblicare uno studio sulla rivista Nature Communication, in cui viene dimostrato l’effetto citotossico, genotossico e mutageno che le lampade producono alla pelle.
Tuttavia, c’è anche da sottolineare che i test a supporto di questa tesi non sono stati fatti sulla pelle umana, non possono quindi fornire prove certe di un aumento del rischio di cancro sugli esseri umani. Ad oggi, sono solo i tre i casi accertati che possono collegarsi direttamente all’utilizzo continuo delle lampade abbronzanti e delle lampade UV per manicure. Gli interessati hanno sviluppato carcinomi sul dorso della mano dopo un uso inappropriato e smisurato delle lampade UV.
L’Accademia ha comunque raccomandato di evitare l’utilizzo smisurato di queste lampade, soprattutto alle persone con un fototipo chiaro.
Le associazioni di categoria si difendono, invece, puntando il dito sugli smalti, ritenendo che non è saggio incriminare frettolosamente l’utilizzo delle lampade UV senza sottolineare che, il più delle volte, si utilizzano smalti che non rispettano le leggi conformi con le normative europee.
Nel frattempo, il CNEP e l’EUPB suggeriscono l’uso esclusivo di lampade a led UV, sconsigliando quelle a tubi, suggerendo l’utilizzo di guanti in nitrile con le punta delle dita tagliata, e utilizzando occhiali di protezione in policarbonato.
di Daniela Buonocore