Il Natale è ormai alle porte e molti di noi riceveranno, o hanno già ricevuto, una “Stella di Natale” in regalo da amici e parenti. Ogni anno migliaia di queste piante vengono vendute, regalate e poi, ahimè, buttate.
Capita anche che, pur volendo conservare la pianta, non si riesca a farla rifiorire o addirittura a farla sopravvivere. Ecco dunque che si rende necessario un bell’articolo su come coltivare queste belle piante.
L’Euphorbia pulcherrima, detta anche Stella di Natale o Poinsettia, è una pianta perenne, arbustiva, originaria del Messico. In natura raggiunge
anche i quattro metri di altezza.
Le foglie sono verde scuro, piuttosto grandi e larghe. La pianta è sempreverde in natura. Nei nostri climi però può capitare che perda le foglie come conseguenza di colpi di freddo.
I fiori, detti ciazi, sono piccoli bottoncini verdi o gialli, raggruppati in capolini di quattro-otto fiori. I capolini sono circondati da una corona di cinque brattee colorate, solitamente rosse ma anche rosa, bianche o multicolori. Qualche anno fa sulla stampa specializzata uscì la notizia dell’ottenimento di una varietà azzurra. Alla notizia non seguì nulla e non sono mai riuscito a trovare altra traccia di questa fantomatica Stella di Natale azzurra. La bellezza della pianta è dunque data dalle brattee, foglie trasformate con la funzione di attrarre gli insetti impollinatori.
La coltivazione della Poinsettia necessita di pochi, ma necessari, accorgimenti. Il primo di questi accorgimenti è evitare alla pianta sbalzi di temperatura e correnti d’aria. Le piante che si acquistano in questo periodo sono esemplari giovani (hanno pochi mesi) e sono state coltivate in serra. Vengono quindi da un ambiente caldo e umido. La vendita, il trasporto, i giorni passati in giro tra negozi, supermercati e mezzi di trasporto, sono per la pianta un forte stress. Mettete quindi il vostro esemplare in un luogo luminoso, caldo e senza correnti. Evitate comunque il sole diretto e luoghi troppo vicini a fonti di calore come caloriferi e stufe.
Può capitare che la pianta perda alcune foglie (a volte tutte). Non dovete preoccuparvi eccessivamente. La caduta delle foglie è infatti il primo sintomo di sofferenza con cui la Stella di Natale ci comunica che qualcosa non va. Lo stress del viaggio e del cambiamento di ambiente (dal caldo umido della serra al caldo secco degli appartamenti) può causare la perdita delle foglie. La stessa cosa dicasi per colpi di freddo, correnti d’aria o altri errori di coltivazione. Se seguite le brevi regole qui esposte non avrete problemi e vi basterà quindi attendere che la pianta si riprenda.
Anche gli eccessi di umidità provocano sofferenza alla Poinsettia. Innaffiate quindi con attenzione. Controllate spesso il terriccio. Quando lo troverete asciutto bagnerete abbondantemente, facendo in modo che tutto il terriccio del vaso sia bagnato. Attenderete poi che il terriccio si asciughi del tutto nuovamente prima di bagnare ancora. Evitate di lasciare acqua nel sottovaso (potrebbe generare marciumi radicali) e usate acqua non troppo fredda. A tal proposito, potete lasciare l’acqua del rubinetto a riposare un’ora o più prima di usarla, in modo che sia a temperatura ambiente.
Nelle regioni a clima più mite si può pensare di coltivare la Stella di Natale anche all’esterno, sul balcone o magari anche in giardino. Non mettetela subito all’esterno appena comprata però. Ricordate che viene da una serra e che mal tollera gli sbalzi improvvisi di temperatura. Potrete metterla fuori in primavera e lasciarla poi all’esterno. Nelle regioni del nord invece dovrete rimetterla all’interno a ottobre.
In primavera, nel momento in cui metterete all’esterno la pianta, sarà opportuno anche eseguire un rinvaso. Trapiantatela in un vaso due-quattro
centimetri più largo di quello dove si trova. Non mettetela in un vaso troppo grande. Se il contenitore è molto più largo della zolla della pianta impiega troppo tempo ad asciugare e può far soffrire le radici.
Il terriccio deve essere soffice e ben drenante. Usate pure un terriccio universale a base torbosa, magari mischiandolo con della sabbia vagliata da muratore in ragione di tre parti di terriccio e una di sabbia. Se usate invece la torba pura mischiate una parte di sabbia e una di torba.
Per avere una buona vegetazione sarà necessario concimare la nostra Stella di Natale con un concime liquido NPK per piante verdi ogni quindici giorni durante la bella stagione. In inverno potrete sospendere le concimazioni o farne, al massimo, una ogni mese e mezzo. È importante che il concime sia per piante verdi e non per piante da fiore. Deve avere l’azoto come elemento preponderante (il primo numero di quelli indicati in etichetta, che indica la quantità di azoto, deve essere il più alto) poiché le brattee sono foglie e non petali e per far crescere le foglie serve, appunto, l’azoto.
La fioritura della Stella di Natale non è scontata. Ho più volte sentito di persone che avevano dei bellissimi esemplari di Poinsettia, ma non riuscivano a farla fiorire.
L’Euphorbia pulcherrima è una pianta brevidiurna: comprende cioè che è giunto il momento di fiorire dalla diminuzione delle ore di luce. Quando la notte supera una certa durata, nella pianta parte l’induzione a fiore e nel giro di otto settimane produrrà fiori e brattee colorate. Da noi l’induzione parte verso ottobre e quindi le piante fioriscono in tempo per Natale. Nelle case però l’esposizione delle piante alla luce artificiale impedisce l’induzione a fiore. Per questo di solito le Stelle di Natale non fioriscono!
Qualche anno fa, in Brianza, un vivaista ebbe un grave danno economico a causa di questo fenomeno. Aveva deciso di coltivare le Stelle di Natale, che non aveva mai coltivato, per non lasciare improduttiva la serra durante l’inverno. Non aveva però considerato la posizione della serra stessa che si trovava vicino a una strada. Solo metà delle piante fiorirono. Quelle più vicine alla strada infatti non andarono a fiore a causa della luce dei lampioni stradali!
Al contrario, esistono luoghi dove la Stella di Natale è costantemente in fiore. Ad Addis Abeba, capitale dell’Etiopia, queste piante vengono usate sui viali e sono sempre fiorite. A quelle latitudini, infatti, la notte dura sempre abbastanza ore da indurre a fiore le piante.
Se volete far fiorire i vostri esemplari, dunque, dovete porli in un luogo buio. È necessario che le ore di luce non siano più di otto e che il periodo di buio non sia interrotto nemmeno per un istante. Basta accendere la luce per poco tempo perché il conto delle ore di buio riparta! Mettete, quindi, la pianta in una stanza buia per pochi giorni e nel giro di un paio di mesi avrete la fioritura.
La riproduzione della Poinsettia si pratica tramite talea. Tagliate un rametto giovane appena sotto un nodo ed eliminate le foglie lasciandone solo un paio. Se sono troppo grandi potete tagliarle a metà. Piantate poi la talea in un vaso con un substrato molto drenante (tre parti di sabbia vagliata e una di terriccio universale). Tenete poi il vaso in un luogo caldo e riparato. Il terriccio deve essere caldo in modo da favorire l’emissione di radici. Per maggiore sicurezza potete applicare sul taglio degli ormoni radicanti in polvere, che velocizzano il procedimento aumentandone le possibilità di riuscita.
A presto!
Enrico Proserpio
E’ la pianta che avevamo proprio bisogno di qualche consiglio e puntualmente è arrivato, anche gli altri alticoli belli completi ed esaurienti, possono certo esserci di aiuto per le nostre piccole coltivazioni di giardinaggio e orto.
Grazie mille! Spero di poter essere utile anche in futuro!
E’ la pianta che avevamo proprio bisogno di qualche consiglio e puntualmente è arrivato, anche gli altri alticoli belli completi ed esaurienti, possono certo esserci di aiuto per le nostre piccole coltivazioni di giardinaggio e orto.
Grazie mille! Spero di poter essere utile anche in futuro!
E’ la pianta che avevamo proprio bisogno di qualche consiglio e puntualmente è arrivato, anche gli altri alticoli belli completi ed esaurienti, possono certo esserci di aiuto per le nostre piccole coltivazioni di giardinaggio e orto.
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