Gli alberi sono stati un elemento importante delle culture umane primitive, sia per i risvolti materiali che spirituali. È evidente l’importanza degli alberi come fonte di cibo, materiale da costruzione e calore nelle civiltà preindustriali. Tuttora, anche se non sono più la fonte principale di calore, sostituita da fonti fossili, continuano a fornire cibo e materiale da costruzioni e con il diffondersi di una cultura attenta ai materiali naturali, lentamente ritorna un interesse per il legno come materiale per la costruzione di case e mobili. Questi aspetti puramente materiali nelle civiltà più antiche erano affiancati da simbolismi e spiritualità. Gli alberi erano fonte di vita e pertanto ricevano attenzioni come se fossero divinità minori ed era frequente pensare che i boschi fossero abitati da creature magiche.
La caratteristica principale dell’albero è di abbracciare tre mondi, quello sotterraneo con le radici, quello terreno con il tronco e il cielo con la chioma. Questo ne faceva un simbolo dell’aspirazione umana all’elevazione verso il cielo. La simbologia dell’albero la ritroviamo in varie culture. Iniziamo con il citare l’albero della conoscenza del bene e del male posto al centro del giardino dell’Eden che Dio proibì ad Adamo ed Eva di mangiarne i frutti e dalla violazione del divieto nacque il peccato originario. Nella religione vichinga troviamo l’albero sacro Yggdrasill che possiede tre radici: una affonda nella terra degli Asi, il cielo, la seconda nella terra dei giganti della brina e la terza sopra il mondo degli inferi. Anche qui troviamo i tre mondi. Una curiosa assonanza fra cristianesimo e religione scandinava è rappresentata dal sacrificio di Odino. Il dio supremo dell’olimpo vichingo si appende a testa in giù proprio a Yggdrasill e cede un suo occhio per acquisire la saggezza. Nel cristianesimo Gesù Cristo si sacrifica su una croce di legno per redimere l’umanità dal peccato originario. In ambedue casi un sacrificio di un dio in cui è coinvolto un albero. In alcune cosmogonie cinesi l’albero sacro si trova bella “capitale perfetta” situata al centro del mondo e collega le Nove Sorgenti ai Nove Cieli.
Il simbolismo dell’albero cosmico che collega i tre mondi si ritrova nel simbolismo dell’Axis Mundi, asse del mondo, che reggerebbe l’universo collegando i vari mondi. Essendo un punto fisso è il tramite che possono utilizzare gli uomini per comunicare con i mondi superiori. Gli uomini hanno piantato pali con la funzione di assi del mondo intorno ai quali hanno costruito i loro villaggi. Gli stessi pali totem degli indiani d’America in cui vengono scolpiti gli animali totem dei membri di una famiglia o quelli degli antenati o di qualche grande guerriero o sacerdote assolvevano la stessa funzione di centro intorno al quale si svolgevano i riti.
Oltre a questo simbolismo generale esiste un simbolismo specifico legato alla specie particolare dell’albero. Per esempio, per greci e romani l’alloro era una pianta sacra e corone di alloro venivano usate per cingere la testa dei vincitori di gare sportive e di chi aveva riportato vittorie militari. Usanza che è giunta fino ai nostri giorni con l’abitudine di cingere la testa dei neolaureati di una corona d’alloro. Altro albero sacro per la sua maestosità e longevità è la quercia, adorato sia da greci e romani, sia dalle popolazioni celtiche che presso questi alberi compivano i loro riti. Portiamo due esempi di questo simbolismo; la clava di Ercole era di quercia, mentre i druidi, i sacerdoti celtici, nella notte di luna piena recidivano il vischio con un falcetto dorato dagli alberi. Nella tradizione popolare esiste la leggenda che per uccidere un vampiro sia necessario trafiggerlo con un paletto di frassino. Tale albero oltre ad essere sacro nelle religioni nordiche è noto per le sue qualità medicamentose e per la sua durezza e in più il colore del suo legno tende al bianco pertanto simboleggia la luce e usarlo contro un vampiro rappresenta la luce che sconfigge le tenebre.
Un utilizzo moderno del simbolismo dell’albero è stato quello dei rivoluzionari francesi con l’albero della libertà che mirava a sostituire le tradizioni religiose cristiane. Il tentativo di sostituire la religione cristiana con una sorta di nuova religione civile rappresentò un sovvertimento degli antichi simboli e tradizioni e provocò una reazione negativa del popolo. Al giorno d’oggi ritroviamo il simbolismo dell’albero nel cosiddetto albero della vita riprodotto in ciondoli, monili, bomboniere e suppellettili varie e in grande stile con giochi di luci e suoni nell’albero della vita costruito a Rho Fiera per Expo 2015.
di Vito Foschi