È stata la tentazione di Eva, fu offerta avvelenata a Biancaneve, indispensabile aiuto per Isaac Newton per scoprire la legge di gravitazione universale, simbolo dell’imponente Apple e appellativo di una delle città più importanti del mondo: New York, la “grande mela”.
La regina dei frutti è proprio lei, la mela.
È fonte di proprietà benefiche per il nostro corpo; viene attribuito alla buccia il merito di questa natura salutare ed è per questo che risulta così fondamentale acquistare e consumare mele biologiche.
Si contano più di 2500 specie di mele, in commercio le più trovate sono:
- la mela gialla: apprezzata per la sua croccantezza e la sua dolcezza;
- la mela fuji: dal colore rossastro, dolce e molto succosa;
- la mela rossa: ha un sapore dolce e aromatico;
- la mela verde: polpa croccante e succosa e un sapore leggermente acidulo;
- la mela renetta: con una forma leggermente appiattita, con buccia giallastra e macchie scure.
La mela contiene circa l’85% di acqua, questa prerogativa la rende ideale per diete ipocaloriche: solo 50 calorie per ogni 100 grammi di frutto
“Una mela al giorno, toglie il medico di torno”, è solo un proverbio o possiamo realmente considerarlo vero? Questo frutto ha diverse proprietà nutrizionali che rendono veritiero questo famoso proverbio.
Analizziamole allora insieme: acqua, proteine, zuccheri (fruttosio, glucosio, e saccarosio), sali minerali (potassio, zolfo, fosforo, calcio, magnesio), vitamine (C, PP, B1; B2, A) ed è ricca di fibre.
- Aiuto per le vie respiratorie: La mela è ricca di vitamine e per questo è considerata un valido aiuto per le infiammazioni delle vie respiratorie: riesce infatti a diminuire i sintomi dell’asma e di altre patologie respiratorie.
- Contro il colesterolo e la glicemia: i potenti antiossidanti, i flavonoidi, e le fibre contenuti in questo frutto le permettono di contrastare la formazione del colesterolo cattivo presente nel nostro organismo e di regolare la glicemia. Diminuiscono, dunque, il rischio di ictus e cardiopatie.
- Astringente e lassativo: avete letto bene, sì. La mela può risultare utile in entrambi i casi. Se consumata cotta è un rimedio contro la stitichezza mentre nel caso vada consumata cruda è un alimento astringente, anche grazie al contenuto di pectina che viene trasformata dai batteri intestinali come membrana protettiva dell’intestino.
- Rimedio per il soprappeso: Essendo la mela un alimento poco calorico, solo 50 calorie per 100 grammi, è consigliata per individui che hanno problemi di sovrappeso e di obesità. Infatti, grazie alla presenza di fibre, la mela dona senso di sazietà ed è ideale per spuntini al mattino o pomeriggio
- Riduce il rischio di tumore: la buccia delle mele, come detto qualche riga più su, è ricca di sostanze (triterpenoidi) che riducono il rischio di alcuni tumori quali fegato, colon e al cavo orale. Le mele aiutano anche a contrastare problemi al colon e alle vene grazie alla presenza di polifenoli.
Controindicazioni:
I disturbi dati dal consumo della mela sono tutti derivati dall’assunzione della pectina, presente in questo frutto. Disturbi come diarrea, gonfiori addominali e mal assorbimento di alcuni minerali (quali ferro, calcio..) contenuti in altri alimenti. Questo, però, accade nel caso in cui vengano consumate grandi quantità di mela, nel caso di un regolare utilizzo di questo frutto non ci sono vere e proprie controindicazioni.
Curiosità:
La mela è stata protagonista di fiabe, racconti e simbolo di aziende.
Newton e la mela, cosa possono centrare uno dei più celebri scienziati e un frutto? Secondo la leggenda Newton fosse seduto sotto un albero di mele quando una mela cadde sulla sua testa e lo scienziato capì che la forza gravitazionale terrestre e celeste sono la stessa cosa.
Questa immagine è stata l’ispirazione per il primo logo della Apple Computer che rappresentava Isaac Newton seduto sotto a un albero di mele, fu disegnato nel 1976 da un ex socio di Steve Jobs (la protagonista doveva essere la mela per la grande passione di Jobs verso questo frutto). Il disegno in questione però, vista la grafica poco accattivante, non soddisfò Jobs, che nel 1977 commissionò al grafico Rob Janoff una nuova immagine.
Numerosi appellativi vengono conferiti alla città di New York, ma nel nostro mirino compare “Big Apple” . Le origini più antiche di questo nome si sostiene siano derivate da Edward S. Martin. Nel suo libro The Wayfarer in New York del 1909, paragona lo stato di New York ad un melo, con le radici nella valle del Mississippi e il frutto a New York.
Antonella Notaro