di Martina Grandori
“L’alta finanza deve iniziare a scendere in campo al fianco dei cittadini” lo ha dichiarato a Roma Sergio Costa, ministro per dell’Ambiente durante la presentazione M’illumino di Meno, la giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili lanciata da Caterpillar e Radio2 nel 2005.
“Stiamo costituendo, primi al mondo, una Banca per gli alberi chiedendo al sistema bancario di finanziare, insieme al ministero, la piantumazione di alberi in Italia”, continua il ministro. Finalmente il tema degli alberi da ripiantare in Italia, ma ovviamente in tutto il mondo in generale, diventa di primo ordine.
Se l’idea di verde verticale che in città come Milano ha fatto tanto discutere – e a mio avviso ce ne sono tutti i presupposti, perché bellissimo e scenografico, ma sicuramente nel verde verticale non ci puoi camminare o giocare – perché è un verde di design per nuovi poli abitativi, l’idea lanciata con la Banca degli alberi è quella di piantarne nuovi per implementare il verde urbano.
Sappiamo tutti benissimo l’importanza funzionale delle chiome verdi, nutrendosi di anidride carbonica, contribuiscono a ripulire l’aria in maniera assolutamente naturale, ed emettono ossigeno e un parco d’estate aiuta in piccola parte a regolare la temperatura.
Gli alberi sono quindi indispensabili, senza di loro non si vive. Con la normativa delle nuove linee di indirizzo sul verde urbano, i cittadini, saranno invitati a partecipare in maniera attiva a questa iniziativa che prevede anche la rimozione di piante malate o sofferenti o che vanno rimosse per motivi di viabilità urbana, a fronte di nuovi esemplari rigogliosi.
Ovviamente è un progetto a cui ciascun comune potrà o meno aderire, la sfida per il 2020 lanciata da Caterpillar di piantare un filare di 500.000 alberi che parte da Pino Torinese ed arrivi ad Alberobello, è un ottimo auspicio.
Piantare alberi anche nel deserto: è la missione di Green Wall, 8000 chilometri di muraglia verde con 2 miliardi di alberi nell’Africa sub sahariana che attraverserà ben 20 stati, sostenuta anche dall’Italia e dal ministro dell’Ambiente, il quale ha annunciato che a settembre partirà un programma per le scuole di formazione ambientale.
Attendiamo fiduciosi, intanto in questo momento drammatico di Coronavirus e isolamento, per chi ha voglia il consiglio è quello di abbracciare un albero. Ricarica le energie.