di Abbatino
Disagi, coprifuoco, ristoranti chiusi dopo le 18 e l’immancabile monito che aleggia anche adesso: state a casa. La giornata di sole, il clima molto più primaverile che autunnale, risuona al contrario: state fuori casa!
La maggioranza che attualmente esprime il premier Conte non sembra trovare pace, forse troverà un po’ di svago al sole oggi che il tempo è clemente. Sebbene il contagio continui a correre inesorabile, fregandosene dei decreti, non si ferma la rabbia e la paura per cosa può accadere.
Il tema della colorazione delle regioni ha già stufato; arancione-giallo-rosso, nessuna emozione, solo il blu tenebra o il viola di rabbia vanno per la maggiore nell’itala domenica. Perché più di un colore fa arrabbiare l’incolore governo dei “ristori”, che gioca con le parole come gli slogan renziani stile “buona scuola”, ma che sottintende con i suoi cambi di rotta nei decreti di non sapere a che santo votarsi.
Nel frattempo, si muore negli ospedali sempre più in difficoltà a ricevere malati e elaborare diagnosi. La seconda ondata di COVID e di caldo, scalda poco i cuori e raffredda i facili entusiasmi estivi, quando il nostro il bel paese forse doveva pensare ad attrezzarsi meglio per affrontare gli affanni invernali. Ai postumi, l’ardua sentenza.