Si sta concludendo tra Milano e Torino, la quindicesima edizione de La Milanesiana, fortunata rassegna culturale ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi e dedicata quest’anno al tema della “Fortuna”.
Il programma della rassegna, patrocinata da EXPO 2015, ha previsto più di 40 appuntamenti, con oltre 160 artisti pluripremiati provenienti da 32 paesi diversi, incontri con autori, 6 mostre, 7 appuntamenti teatrali (di cui 2 prime), 19 concerti e 10 proiezioni, con spettacoli in gran parte commissionati in esclusiva dalla Milanesiana stessa.
La novità assoluta di questa edizione di casa ormai al Teatro Dal Verme, alla Sala Buzzati del Corriere della Sera o allo Spazio Oberdan, ha previsto che per alcuni eventi fossero utilizzati spazi inediti come Palazzo Edison, Palazzo Corio-Casati della Banca Popolare di Milano, la Pinacoteca di Brera, il Piccolo Teatro Paolo Grassi, l’Università IULM, il Politecnico, lo Spazio TeatroNo’hma e la Cavallerizza del FAI.
A Palazzo Reale è stato possibile ascoltare Bach e Brahms, allo IULM si sono tenute letture di Eva Cantarella, Michel Maffesoli, Giovanni Reale e una pièce con Galatea Ranzi.
Nelle giornate del 2 e 3 luglio, si terrà una due giorni inedita dal titolo “L’energia della città” e saranno organizzate da Edison visite ai luoghi simbolo dell’energia a Milano che termineranno a Palazzo Edison con appuntamenti dedicati all’energia della musica: una speciale lezione con ascolto a cura di Paolo Terni, seguita dai concerti di Andrés Locatelli, solista al flauto diritto, e Francesco Corti, solista al clavicembalo.
La Milanesiana 2014 consolida inoltre il rapporto con il Circolo dei Lettori di Torino, con tre appuntamenti tra Letteratura e Musica e una mostra.
A farla da padrone nella centralità dei richiami culturali di letteratura, cinema, musica, filosofia e teatro, il tema per niente facile della fortuna o quello ancor più affascinante del destino.
Artisti pluripriemiati, del calibro del premio Nobel per la letteratura Wole Soyinka, John Coetzee e Gao Xingjian alla medaglia Fields per la matematica Michael Atiyah, dal Leone d’Oro Marco Bellocchio al Pulitzer Michael Chabon, passando per Umberto Eco, Tvetan Todorov, Amitav Ghosh, Petros Markaris, senza dimenticare la partecipazione di big dal mondo della musica come Gianna Nannini, Morgan, Alice e Michael Nyman, si sono avvicendati nei luoghi simbolo di Milano, ora senz’altro capitale culturale a tutti gli effetti.
Gaia Fabbri