di Stefano Sannino
Lo scorso 22 luglio Dior ha conquistato Lecce con una sfilata senza precedenti, a cavallo tra tradizione ed innovazione, tra radici del passato e rami del futuro.
Maria Grazia Chiuri è voluta tornare nelle sue terre d’origine per presentare la collezione Cruise 2021, in una piazza Duomo illuminata a giorno da splendide luminarie tradizionali in perfetto stile Dior e con l’accompagnamento di un’orchestra d’eccezione e da ballerini della tradizionale Pizzica che danzano lungo la passerella, mentre le modelle sfilano con gli abiti sinuosi e voluttuosi della collezione.
Anche da un punto di vista estetico è evidente il richiamo al passato ed alla terra pugliese, con i celebri pizzi lavorati e ricamati a mano da artigiane locali, che la stilista ha deciso di utilizzare in tutta la collezione, lanciando un importante segnale di sostegno alle piccole imprese locali del settore tessile.
La presenza dei ballerini di pizzica sul defilé aggiunge un tono drammatico alla scenografia, opposto completamente all’ambientazione barocca della cattedrale e della piazza ed al modernismo delle luci che occupano tutto le spazio dell’evento. Questa duplice dicotomia, tra passato e presente, tra dramma ed austerità, si sposa perfettamente con lo stile della collezione, a tratti drammatica, a tratti austera, a tratti iper-moderna.
Abiti lunghi e leggeri, in pizzo e tulle, fluttuano sulla passerella, donando alla scena un tono eterico e quasi angelico, portando lo spettatore a godere ancora di più della transeunte bellezza della musica di accompagnamento e della location.
In poche parole, ancora una volta, Dior ha superato se stesso.