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domenica, 24 Novembre, 2024

LA MAFIA SI DISSOCIA DALLO STATO. Le attività criminali non frenano la caduta del Pil.

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Pare stia per saltare il più grande falso in bilancio della storia contabile Europea. La Mafia si è rifiutata di sottostare a questa porcheria. Hanno una dignità, loro. Un passo indietro. L’Europa, nell’estremo tentativo di consentire ai paesi meridionali di continuare a spendere i soldi degli altri, ha avuto la geniale idea di consentire di mettere nelle voci di attività il crimine ed il lavoro nero. Siamo alla perversione più nera: ma come, rischio la galera per non permetterti di mettere le mani sulla mia roba e tu mi conti come una TUA ricchezza? Non ho contatti con la mafia, ma spero si siano indignati. Di certo avrebbero dovuto indignarsi gli investitori, ormai impossibilitati scientemente a capire quanto manchi al crack finanziario del nostro paese. Uno deve sapere se mancano una o due settimane, cribbio!

Tutti contenti di questa porcata, Renzi ed i suoi consulenti economici (Peppa Pig, Lupo Alberto e la Pimpa. Ma se si comporta bene un Tex o due glieli fanno leggere) erano già pronti per fare ulteriori deficit. C’è però un grave problema, pare che l’Istat non sia d’accordo con Don Ciotti. Il secondo vede la mafia ovunque, i primi parrebbero meno pessimisti. Soprattutto, pare che questo sistema abbia alcuni limiti intrinseci. Per esempio non descriverebbe più il benessere di una società. E’ un grave problema. Stupisce se ne accorgano solo oggi. Sì, perchè, vorrei ricordarvi che il Pil annovera anche la spesa pubblica tra le attività. Il che è un insulto all’intelligenza.

E’ un sistema di calcolo diabolico che mi dice che uno stato con tasse altissime e spesa adeguata sarebbe più prospero di un paese capitalista. Una truffa che serve solo a capire quando gli squali devono intervenire a spazzare via i cadaveri di balena dal mare. Lo abbiamo con la recente crisi Argentina. Numeri spettacolari seguiti da un altrettanto spettacolare crack. Nonostante le cifre, nonostante i più e i verdi carichi di speranza nessuno gli dava un dollaro. Ed appena qualcuno gli ha chiesto moneta forte il castello di carta è crollato su stesso.

Proprio l’Argentina è l’esempio del perchè considerare la mafia in questi numeri sia stupido. Secondo voi sono asset che potremo liquidare in caso di fallimento? Vi aspettate che siano facili da aggredire come i conti in banca di qualche pisquano che ha a malapena i soldi per vedere la fine del mese? No qualcuno si difende e reagisce. Ci dispiace per l’ennesima truffa sventata. Speriamo che dalla lettura di Paperinik a Renzi vengano altre idee geniali.

Luca Rampazzo

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