di Stefano Sannino & Ahsife Oscura
La terza carta dei 22 Arcani Maggiori dei tarocchi è l’Imperatrice, la giovane donna che siede sul trono del potere. Ella incarna l’istinto ed il desiderio di agire, ma è anche la raffigurazione dell’intelligenza creatrice, madre delle forme, delle immagini e delle idee. Ella afferma la dominazione sul mondo sublunare ove tutto è mobilità, perpetuo cambiamento e trasformazione.
La figura dell’Imperatrice esprime questa sua rigidità ieratica mostrandosi frontalmente, indicando così l’immutabilità delle cose nonostante la morbidezza del suo volto e della sua folta chioma bionda; la corona che è poggiata candidamente sul suo capo sembra non pesarle, adagiata leggera come una piuma che le incornici la testa. Notevole è il significato dello scettro che tiene in una mano, simbolo di una dominazione universale ed irresistibile, come gli ideali che porta avanti con sicurezza: essi si impongono, comandano e vincono.
Il Paganesimo potrebbe collocare l’Imperatrice sotto l’aspetto di Venere così come i Cristiani potrebbero rivedere in lei una parvenza della Vergine, emblema della natura, della gravidanza e della nascita: l’elemento Terra, infatti, è la caratteristica che maggiormente si addice al terzo tarocco. Nella raffigurazione classica l’Imperatrice si presenta con le gambe divaricate, sinonimo di offerta e di accoglienza, di passione e di tendenza ai piaceri sensoriali. La sua figura appare imponente, superiore, concreta nelle idee che sviluppa con l’azione coraggiosa. Il suo sorriso è accennato, forte della consapevolezza del suo ruolo e della perfezione che è riuscita a raggiungere, eppure resta composta, quasi distaccata, eterea. L’Imperatrice rappresenta la fecondità intellettuale, l’intelligenza che contraddistingue un’astuta e giovane donna al potere, la scintilla mentale che ammanta questa figura di una grazia sorprendente, circondata di un’aura ricca di cultura e conoscenza.
Questa carta ci riporta immediatamente al concetto di novità, poiché l’Imperatrice è la portatrice per eccellenza dei nuovi progetti e dei legami solidi e duraturi nel tempo. Gran parte del significato insito in lei è rappresentato dalla ricchezza interiore e spirituale conquistato attraverso l’arguzia e lo studio profondo che – come indica il suo vestito blu – può essere racchiuso nel concetto di saggezza. Nel suo complesso l’Arcano numero 3 si ricollega in alchimia al segno del Mercurio rovesciato che allude alla sostanza spiritualizzata e spiritualizzante.
L’evoluzione dell’Imperatrice può essere ricondotta alla lineare storicità temporale dei tarocchi, evidenziando come la carta numero 1, il Bagatto e la carta numero due, la Papessa abbiano creato insieme la rappresentazione perfetta della terza lama: la Papessa, penetrata dall’energia solare e virile del Bagatto, diventa una donna completa capace di amore e comprensione ed il suo splendore irradia verso l’esterno, estendendo il suo potere sulla natura diventando, così, Imperatrice.
Questa carta, a seconda del mazzo di tarocchi in cui è inserita (ve ne sono infatti molteplici, con altrettante rappresentazioni), può possedere diversi elementi simbolici che ci permettono di interpretarla al meglio. Se in alcuni mazzi l’imperatrice porta una corona con 12 punti, che simboleggiano i 12 segni zodiacali, in quasi tutti ha invece uno scudo nella mano sinistra con un simbolo feudale, il quale senza ombra di dubbio indica il potere temporale di cui questa donna è investita. Altro simbolo importantissimo, che rappresenta nella simbologia della carta il potere temporale, è il colore blu di cui questa figura è drappeggiata in un morbido mantello. Questo colore, da sempre associato alla velocità di pensiero, così come anche alla nobiltà di sangue, potrebbe avere anche dei collegamenti con il classico colore della corona francese, sebbene simile analogia non sia confermata da nessuna fonte storica. Infine, ma non certo per importanza, lo scettro che ella tiene in mano: se in alcune versioni dei tarocchi, lo scettro dell’imperatrice è sottile e lineare, nei marsigliesi questo termina con una sfera ed una croce posta sopra di essa. Secondo alcuni studiosi la sfera non simboleggia altro che il mondo, a rimarcare ancora una volta il potere temporale di questa figura femminile. Cosa rappresenta invece la croce posta all’estremità del suo scettro? La risposta più interessante è, come sempre, di natura simbolica: la croce posta all’estremità dello scettro, non solo potrebbe indicare la supremazia del potere spirituale su quello temporale (come per altro è stato per diversi secoli in Occidente), ma anche un collegamento – di cui abbiamo già parlato in questo articolo – tra la carta della Papessa e quella dell’Imperatrice. Infatti, questo evidente rimando al pensiero dogmatico religioso, in relazione al potere temporale dell’arcano numero III, potrebbe simboleggiare proprio la presenza di sottotesto simbolico di questo stesso arcano, che altro non sarebbe che la classica interpretazione della papessa: una donna, cioè, che al contrario dell’Imperatrice è sterile e dogmatica, fredda e chiusa in se stessa. È evidente dunque che ci sia un legame, di cui sopra, sebbene intrinsecamente questa carta ci indica il superamento della condizione della papessa, attraverso l’utilizzo delle energie attive maschili. L’Imperatrice non è solo quindi una donna di potere, ma sopratutto è la donna che trascende i propri limiti e che se compiace nel suo atteggiamento nobile e serafico.