Tra le prime piante a fiorire in primavera (o nel tardo inverno) c’è la Forsythia, un arbusto molto diffuso sia nei giardini privati che nelle pubbliche aiuole.
Il genere Forsythia comprende una decina di specie originarie dell’Asia (Cina e Giappone) a eccezione di Forsythia europaea che è originaria del sud-est europeo. Nei giardini sono diffuse soprattutto Forsythia japonica e Forsythia suspensa. Raggiunge dimensioni variabili dal metro ai tre metri di altezza, con portamento globoso, largo.
Le foglie sono ovali, appuntite e dai bordi seghettati. I fiori sono gialli, formati da un calice profondamente inciso terminante con quattro lobi allungati. La fioritura, abbondante, avviene prima della comparsa delle foglie.
La Forsythia è molto resistente, si adatta a quasi tutti i terreni e non ha grandi esigenze. È una pianta rustica, che tollera anche inverni rigidi. Predilige le posizioni ben soleggiate. Se viene piantata in zone ombrose la fioritura ne risente divenendo meno abbondante.
Al momento dell’impianto sistematela in una buca larga due-tre volte più della zolla della pianta e mischiate al terriccio del fertilizzante organico come stallatico, letame o compost. Pressate leggermente il terreno e annaffiate abbondantemente. In seguito tenete il terreno umido finché la pianta sarà attecchita.
Posizionate la Forsythia in un luogo dove ci sia lo spazio necessario al suo sviluppo in larghezza. Darà
così il meglio di sé allargando i rami lunghi e flessibili. Nel complesso l’aspetto dell’arbusto è un po’ disordinato, ma non brutto.
La potatura si pratica subito dopo la fioritura. I rami di un anno appena fioriti si cimano riducendoli di un terzo, mentre quelli vecchi, che hanno già anche rametti laterali, devono essere eliminati completamente. I nuovi rami che spunteranno fioriranno la primavera seguente. È importante che la potatura sia effettuata entro e non oltre il mese di giugno. La pianta sviluppa i boccioli durante l’estate. Una potatura tardiva pregiudicherebbe la fioritura.
Se la pianta è forte potete tagliare alla base tutti i rami. Ricresceranno nuovi rami nel giro di poco tempo. Evitate comunque di fare una potatura così drastica tutti gli anni.
I rami della Forsythia possono essere usati per decorare le case durante l’inverno. Tagliate qualche ramo e mettetelo in un vaso con dell’acqua. Il caldo della casa farà aprire i boccioli e i rami, apparentemente secchi, diventeranno presto pieni di fiori gialli.
La Forsythia è molto usata anche nel verde pubblico a causa della sua resistenza e facilità di coltivazione. Viene piantata perfino nei divisori tra le carreggiate dell’autostrada. Non prendete a esempio il metodo di potatura delle piante che vedete nei parchi. Per una questione di comodità e, spesso, di ignoranza i giardinieri che si occupano dei parchi si limitano a dare alle piante una banale forma “a palla” snaturando il portamento naturale e causando un infittimento della vegetazione tutt’altro che salutare. Senza considerare che solitamente tale potatura mal fatta viene eseguita in inverno rovinando la fioritura primaverile.
È possibile anche coltivare in vaso la Forsythia. Usate un vaso di dimensioni proporzionate alla pianta. Come substrato usate una miscela di terriccio universale a base torbosa (si trova anche nei supermercati) e stallatico maturo in ragione di uno a uno.
Ultimamente si è diffuso l’uso della Forsythia per fare bonsai. Se non avete mai coltivato bonsai, questa pianta può essere un buon inizio. Grazie alla sua resistenza alle potature e alla sua capacità di generare nuovi rami e germogli potrete sperimentare con tranquillità e senza troppa paura di sbagliare. Inoltre in un tempo relativamente breve potrete ottenere risultati soddisfacenti.
La riproduzione della Forsythia si effettua da talea di ramo o da propaggine. La talea si pratica prelevando una parte di ramo già lignificata di dieci-venti centimetri di lunghezza e piantandola in un vaso o anche in piena terra. In caso piantiate le talee in vaso usate come substrato del terriccio universale, eventualmente mischiato con della sabbia vagliata.
La propaggine si pratica piegando un ramo e interrandolo in parte (direttamente nel terreno o in un
vaso), facendo attenzione che la cima sporga dal terreno per almeno qualche centimetro. Se il ramo non dovesse stare nel terreno potete fissarlo con una piccola forcella di filo di ferro o con un peso (un sasso o qualcosa di simile). Nel giro di poco tempo (un paio di settimane) cominceranno a spuntare le radici. Quando la parte terminale del ramo, quella che viene dopo il punto interrato, comincerà a crescere più vigorosamente della parte precedente il punto interrato allora potrete staccare la nuova piantina.
La Forsythia è uno dei miei arbusti preferiti e la consiglio a tutti per la bellezza e la facilità di coltivazione. È adatta anche come prima esperienza di giardinaggio per i bambini. Da piccolo ne ho riprodotte parecchie a partire dai due esemplari che avevo in giardino. Buon divertimento dunque!
A presto!
Enrico Proserpio