di Stefano Sannino
Il fascino dei tarocchi è senza fine. Ce lo racconta Dior con la sua nuova collezione Haute Couture, in un perfetto matrimonio tra cinema – prende spunto dal film di Matteo Garrone Le Château du Tarot – e sartoria, tra simbolismo e magia.
Da sempre considerati veicolo di premonizioni e di simboli oscuri, utilizzati in ogni angolo del mondo tanto da esperti quanto da curiosi, i tarocchi sono stati l’ispirazione di Dior, per compiere una ricerca artistica che unisce forma e sostanza, simbolo e significato. Gli abiti della collezione, presentati al grande pubblico attraverso un video/sfilata, narrano nel loro complesso di un viaggio, quasi iniziatico, nel mondo dei tarocchi, incarnati non solo dagli abiti, ma da vere e proprie modelle truccate appositamente per rappresentare una carta specifica. All’inizio del viaggio, troviamo la Giustizia, che statuaria invita la protagonista a porre in equilibrio la sua bilancia: un invito forse, simbolico, a ricercare l’equilibrio, tanto interiore quanto esteriore. Equilibrio che, possiamo dirlo con assoluta certezza, è stato trovato da questa collezione che mostra un aspetto inedito della moda. La moda raccontata da Dior per il 2021 non è più mera forma senza alcun senso o la solita re-interpretazione di temi già visti, ma è la ricerca spasmodica di un significato nascosto, occulto e celato ai più, dietro i simboli che da sempre fanno parte della nostra vita. La bilancia, certo, ma anche le stelle, il diavolo, il folle, l’impiccato: tutte queste carte non solo sono le protagoniste della collezione, ma sono anche l’orizzonte entro il quale la protagonista del video si muove, forse per trovare se stessa, forse per trovare la verità.
Ma forse, lo scopo del racconto di Dior non è la meta del viaggio, ma il viaggio stesso; un viaggio che tutti gli uomini affrontano, negli antri più bui e misteriosi della propria anima.
