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martedì, 24 Dicembre, 2024

LA DISTRUTTIVA GARA A CHI E' PIU' DURO E PURO. I perché di una destra che non c'è

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Non parlerò di Renzi e Berlusconi, lo fanno tutti ed è fin troppo semplice, ma come ogni cosa che accade in Italia non si può nemmeno non parlarne. In particolare mi ha colpito il loro desiderio di creare a tutti costi il fatidico bipolarismo dove “o sei da una parte o dall’altra” o sei fuori. Sento parlare dell’eliminazione di tutti i piccoli partitini che ostacolano la politica e di come uno sbarramento altissimo porterebbe di fatto all’impossibilità di avere decine di partiti e nemmeno la creazione di nuovi nati dal nulla. In buona sostanza, adesso che siamo i due principali attori e possiamo decidere noi, optiamo per non far entrare nessuno ed eliminiamo tutti quelli che potrebbero dare fastidio; detto in modo populistico, ma efficace.

Non mi soffermerò sul bipolarismo o su quello che porterà, sul fatto di essere d’accordo più o meno e sui vantaggi o svantaggi ma mi serve per analizzare una situazione che a tutt’oggi risulta ancora ingarbugliata e senza una reale soluzione: che cosa succede nel centrodestra e nella destra italiana, orfani più i secondi che i primi di un vero leader che li possa guidare e di come in tutti questi anni sono stati capaci di frantumarsi in tante piccole parti, inavvicinabili fra di loro come tanti piccoli magneti tutti della stessa polarità. Ma che cosa sta succedendo realmente? Quali sono le prospettive? Davvero non si riuniranno mai? 

Movimento_Sociale_Italiano_1946-71Se nella prima repubblica il popolo della destra aveva un unico e forte leader carismatico che ha portato avanti con fermezza le idee e i principi, nella seconda tutto ciò è naufragato miseramente, chi dice per colpa di ville a Montecarlo, chi dice per viaggi in Israele, chi si difende dicendo che le idee e i principi non sono in vendita, ma creando di fatto una spaccatura insanabile. Nello stesso periodo abbiamo l’avvento di un nuovo modo di fare politica, un modo diverso, con schemi differenti e che dopo il crollo dei partiti riesce a raccogliere tutti i dispersi  moderati e liberali per formare un grande partito di centrodestra, moderato, cattolico, per tutti; inizia il “berlusconismo”. 

Il popolo italiano è strano, ma di una cosa siamo certi, ha un grande cuore e nonostante lo neghi o non lo prenda in considerazione, ha nelle sue radici una cultura cattolica fatta di principi e di valori che si trasmettono tramite l’educazione e la famiglia che ci portano volenti o nolenti ad essere tutti un po’ “democristiani”, tutti finti-buoni, tutti con finti-sorrisi, tutti assolutamente moderati. Si perché ci hanno insegnato che gli eccessi e gli estremismi non sono cosa buona, sia sulla tavola che in politica e nello stesso modo vanno trattati: diete ferree ed eliminazione dei prodotti nocivi; e così gli irriducibili di destra, all’improvviso hanno due opportunità: tirare fuori lo spirito clericale oppure rimanere fedeli ai propri ideali e diventare quelli meglio definiti come “duri e puri”. 

I “duri e puri” nonostante siamo nel 2014 si professano ancora “fascisti”, si salutano alzando il braccio e continuano a postare su facebook ritratti del Duce e a rimpiangere il tempo che fu, non rendendosi conto che tutto questo a distanza di 70 anni viene vissuto dalla maggior parte della gente come “folklore” e che riporta alla memoria dei più, racconti di una storia recente che ha avuto sicuramente tante cose positive ma che viene ricordata solamente per quelle nefaste.

imageviewForse la prima domanda da farsi è “che cosa vuol dire destra (che cosa vuol dire sinistra)” e come può essere cambiato l’orientamento nel corso degli anni, avendo proprio lo stesso Duce origini socialiste, non proprio una forza estremista di destra ma piuttosto con valori rivolti al sociale e vicini alla gente, agli operai, agli agricoltori, tutti elementi rivendicati da ogni singolo partito e movimento “destrorso”. Nel momento dello “sbando” abbiamo avuto la formazione di diversi partiti: La Destra, Fiamma Tricolore, Forza Nuova, Casapound ed altre decine di micro movimenti  tutti assolutamente estremi, tutti assolutamente duri, tutti assolutamente più bravi e più puri degli altri e quasi tutti fondati da “ex camerati” accomunati da una grande militanza comune negli anni di piombo nel MSI o nel Fronte della Gioventù. Ma proprio i vecchi rancori, l’appartenenza ad una corrente piuttosto che ad un’altra, ha fatto si che oggi questi leader di partiti da 0,0.. non riescano a dialogare, non riescano a ritrovare una casa comune dove riunire il popolo disperso, non riescano nemmeno a fare una manifestazione uniti a favore dei Marò senza far vedere che soni loro i più bravi piuttosto che vantare il proprio “non mischiarsi” con personaggi che oggi sono al governo. 

La_DestraCi ha provato Marcello Veneziani e Renato Besana con il “progetto ITACA” (del quale sono stato un fermo sostenitore) a riunire almeno una parte di questa destra spezzettata, ma io stesso ho potuto constatare che ci sono interessi personali e voglia di leadership che non si sposano bene con la volontà dell’elettore di avere un solo riferimento; ci stanno provando Giorgia Meloni con Fratelli d’Italia a cercare di riunire almeno quelli più vicini come Francesco Storace, ma le puerili  diatribe per l’uso del simbolo di Alleanza Nazionale sembra sempre più una scusa per nascondere interessi di Fondazione o ricerca di poltrone piuttosto che un problema reale, scuse che dovranno essere accantonate se non si vuole sparire per sempre con il prossimo sbarramento elettorale.

forza_nuova_logo1Poi ci sono coloro che non vogliono mischiarsi, i “puri dei puri”, quelli che non hanno mai governato, che non si sono mai sporcati, che non cederanno mai a nessuna pressione e a nessun compromesso: Forza Nuova e Casapound. Per capirli bisogna frequentarli, conoscerli, informarsi e vedere quali incredibili iniziative compiono quotidianamente senza riflettori ma con il preciso scopo di aiutare davvero le persone più disagiate o in difficoltà, solo in questo modo si può dare una spiegazione del loro isolarsi, di non voler confondersi. Spesso però questo atteggiamento li porta ad essere visti, da me per primo, come primedonne, come una elité  che come tale rimarrà sempre minoritaria e che tenderà per forza di cose a sparire nonostante i loro buoni propositi, nonostante il cuore grande dei propri militanti e dei propri dirigenti, (perché comunque al popolo italiano l’estremismo fa paura).

CASAAvere degli ideali veri nel 2014 non è cosa da poco, dove la perdita di ogni dignità da parte di politici arraffoni e senza scrupoli che si perdono dietro a furti da quattro soldi è all’ordine del giorno e dove l’unico interesse della politica pare essere il mantenere dei privilegi acquisiti, sono proprio questi ideali che dovrebbero spingere tutto il popolo della destra, che io preferisco chiamare sociale, ad unirsi sotto un’unica bandiera, eliminando tutti i vecchi rancori, eliminando il “celodurismo”, rottamando vecchi dirigenti che hanno manifestato tutti i propri limiti e  che hanno tarpato le ali ai giovani per paura di essere messi in discussione, affinché il pensiero comune, quello per cui hanno combattuto negli anni duri venga portato nel centro nevralgico del potere.

Se tutti continueranno a pensare al proprio piccolo orticello si troveranno con le zucchine secche, se non avranno la lungimiranza di capire che da soli non vanno da nessuna parte e che anche le migliori idee se rimangono nei muri di una sezione non servono a nulla, se non si renderanno conto che a destra con la nuova legge elettorale, piaccia o non piaccia dovranno per forza di cose ritrovarsi in un’unica casa, sarà la fine per tutti loro. I sondaggi servono a poco e non serve il  divino  Otelma per dire che alla fine ci sarà una grande coalizione di centrodestra, l’unica possibile, dove ci sarà anche il “servo muto traditore”, Fratelli d’Italia e tutti coloro che intelligentemente hanno scelto di proseguire un percorso politico per portare avanti i propri principi.

Se in un condominio bisogna rifare il tetto, tutti gli abitanti devono tirare fuori i soldi, anche se quello del primo piano fa feste rumorose, quello del secondo porta le escort, quello del terzo ruba e quello del quarto va in chiesa; sotto lo stesso tetto nuovo, gli inquilini intelligenti parlando fra di loro potrebbero accorgersi che con i soldi rubati dall’inquilino del terzo piano possono organizzare grandiose feste in chiese piene di escort…no forse è meglio di no, questo succede di già, diciamo allora che ciascuno rispetta l’altro perché finalmente hanno capito che l’unione fa la forza ed è l’unico modo per poter essere vincenti.

Si accettano scommesse.

Massimiliano Russo

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