Da quando è passata al Nuovo Centro Destra, Nunzia De Girolamo si sente sotto attacco sapendosi al centro di svariate indagini. Un di queste inchieste tocca tutto il ministero e ha portato gli uomini delle fiamme gialle di Roma a a varcare le porte del dicastero che regge lei. Sembra non tornino i conti sul denaro che Bruxelles gira al nostro Paese per sostenere i produttori italiani. La Guardia di finanza sta facendo accertamenti sull’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea), società controllata dal ministero, il sospetto è che qualcuno abbia ingannato l’Unione europea. Sotto osservazione le nomine della De Girolamo, in particolare quella del generale Giovanni Mainolfi nominato commissario dell’Agea.
La De Girolamo ha però tenuto a precisare che l’attuale amministrazione non ha nulla a che fare con le indagini in corso. se non per aver offerto la più totale collaborazione agli inquirenti. Ad aggravare la posizione del ministro c’è però l’indagine sulla società Sin (Sistema informativo nazionale), controllata dall’Agea e da settembre guidata da Antonio Tozzi, suo ex compagno e capo della segreteria. Su di lui pendono le accuse del precedente commissario Agea, Mario Iannelli, che denunciò «ravi irregolarità amministrativo-contabili relativamente a Sin.
Sommersa di guai giudiziari, secondo alcune indiscrezioni, la Di Girolamo starebbe meditando di lasciare il Nuovo Centro Destra per tornare in Forza Italia, cosa che per rispetto di di quelli che sono rimasti i vertici del partito dovrebbero impedirle di fare.
La Critica