Anche i funghi, come le piante, possono essere coltivati. In questo articolo parleremo dei funghi saprofiti, quelli cioè che si nutrono di sostanza organica morta. Il metodo è relativamente semplice: si prepara un substrato fatto di ciò di cui si nutre il fungo e si inocula il micelio, facendo attenzione a che i materiali siano ben sterilizzati. È poi importante mettere il tutto in un ambiente consono, con la temperatura adatta, e attendere che la natura faccia il suo corso. In commercio si trova il micelio di diverse specie fungine. Le più diffuse sono però poche e molto conosciute. Vediamone alcune.
Gli champignon o prataioli (Agaricus bisporus) sono funghi molto comuni in commercio e di facile coltivazione. Ci si deve prima di tutto procurare delle cassette come quelle in cui si mette la frutta e foderarne l’interno con un foglio di plastica nera che sporga dal bordo della cassetta, abbastanza per richiuderlo sopra il terriccio. Il fungo non ama la luce e se il luogo dove lo andrete a mettere è troppo luminoso dovrete coprire le cassette. In alternativa alle cassette potete usare dei contenitori bassi e larghi come le cassette per i bisogni dei gatti.
Una volta preparate le cassette dovrete preparare il substrato. L’ideale è una miscela di stallatico equino fresco (in alternativa può andare anche il letame bovino), paglia e residui vegetali (legnetti, foglie morte…) in uguali quantità. Con questa miscela riempite le cassette fino a tre quarti della loro profondità.
Annaffiate il terriccio spesso, in modo da non lasciarlo asciugare. Se ritenete di non avere “occhio” sulla quantità di acqua da dare, potete fare qualche buco sul fondo del telo (o sul fondo del contenitore di plastica) in modo che l’acqua in eccesso possa uscire. I ristagni vanno evitati a tutti i costi.
Prima di inoculare il substrato con il micelio, attendete due o tre settimane in modo che il substrato possa fermentare e divenire adatto al fungo. Infine, inoculate il micelio.
Potete facilmente trovare il micelio di Agaricus bisporus presso i negozi di giardinaggio o anche on line.
Le cornucopie (Pleurotus cornucopiae) e gli orecchioni o funghi ostrica (Pleurotus ostreatus) sono funghi che si nutrono del legno di pioppi e
salici.
La coltivazione all’aperto si pratica prendendo un pezzo di legno in cui ci sia il micelio (non è difficile trovarli in natura) e metterlo a contatto con dei pezzi di legno sano di pioppo o salice. Il legno deve essere stato tagliato da qualche mese. Le spore dei funghi che spunteranno sul pezzo di legno già colonizzato faranno nascere il micelio anche sui pezzi sani. Se invece non volete mettervi a cercare il micelio in natura, potete acquistarlo tranquillamente on line o nei negozi di giardinaggio. Solitamente lo trova inoculato su piccoli pezzi di legno, molto simili a quelle spinette di legno che si usano per congiungere le varie parti dei mobili. Basterà praticare qualche foro della giusta misura su dei pezzi di legno sano e introdurvi le spinette inoculate aiutandosi con il martello, chiudendo poi il foro con del mastice.
I pezzi di legno dovranno essere messi in un angolo ombroso del giardino, coperti con paglia, foglie secche e altro materiale umido e lasciati riposare. Dopo un paio di mesi si potrà vedere il micelio bianco che ricopre il legno. Si potranno allora mettere a dimora i ceppi inoculati che daranno “frutti” per quattro o cinque anni.
Se la coltivazione avviene in casa, metette i ceppi a riposare dentro dei sacchi di plastica per due o tre mesi (di tanto in tanto controllate il legno per vedere se il micelio lo ha ricoperto) e poi metteteli a dimora in un contenitore.
In alternativa ai ceppi di legno, scomodi per la coltivazione in casa, si può usare un substrato fatto di paglia di grano o segatura di pioppo o salice. Mettete il substrato in un contenitore basso e largo (come per lo champignon) e ricopritelo con uno strato di un centimetro circa di comune terriccio per piante. Tenete il substrato sempre umido e inoculatelo con il micelio.
In vendita si trovano anche dei sacchi di substrato, di forma quadrangolare, già inoculati. Basterà comprarli e seguire le istruzioni per ottenere i funghi.
Esiste anche la possibilità di coltivare i Pleurotus usando come substrato i fondi di caffè, materiale che solitamente è presente nelle case. Per avere migliori informazioni a riguardo vi rimando al sito Coltivare Funghi.
Il chiodino (Armillaria mellea), del quale abbiamo già parlato, necessita di un substrato di legno, sia esso un ceppo o della segatura. Differentemente dal Pleurotus, il chiodino si adatta a diversi tipi di legno. L’ideale, per la qualità del prodotto finale, è il legno di quercia.
Coltivate il chiodino in un luogo chiuso, evitando così che le spore possano diffondersi nell’ambiente. Ricordate che questo fungo è un parassita (oltre che un saprofita) molto pericoloso e potrebbe portare alla morte gli alberi del vostro giardino.
Mettete la segatura in un contenitore basso e largo, inoculatela con il micelio e coprite con uno strato di terriccio, come indicato per la coltivazione del Pleurotus.
Potete anche usare dei ceppi di legno, come indicato per il Pleurotus. Potete trovare il micelio facilmente in natura, a novembre, quando il chiodino produce i suoi carpofori, oppure potete comprarlo on line.
Nel prossimo articolo parleremo della coltivazione di quei funghi che stabiliscono rapporti simbiotici con le piante (micorrize).
A presto!
Enrico Proserpio