di Stefano Sannino
Simbolo per eccellenza delle festività pasquali e di buon auspicio con quel rametto di ulivo nel becco, la colomba bianca è senza dubbio uno di quei simbolismi di cui vale la pena conoscere l’origine.
Siamo tutti cresciuti con la storia della colomba di Noè che, dopo essere stata liberata in seguito al diluvio universale, ritorna con un ramoscello d’ulivo, simboleggiando la pace, la riconciliazione e la realizzazione della volontà di Dio. La colomba però non trova la sua origine solamente nell’Antico e nel Nuovo Testamento quale simbolo dello Spirito Santo: essa era anche molto popolare presso i popoli pagani italici e greci, dove veniva ritenuta essere uno degli animali sacri ad Afrodite. In effetti, non stupisce nemmeno la coincidenza temporale con cui la colomba viene celebrata: la primavera è infatti proprio il periodo sacro a Venere. La leggenda dice che, mentre Afrodite ed Eros gareggiavano nel raccogliere fiori, una ninfa di nome Peristera aiutò la dea contribuendo alla sua vittoria. Eros, adirato, la trasformò in una bianca colomba che da quel giorno divenne l’animale preferito della dea dell’Amore. Il medesimo mito fu introdotto poi a Roma quando Afrodite divenne la Venere Capitolina, dopo il 217 a.C.
Moltissimi sono i riferimenti pagani al simbolo della colomba, tanto che nelle necropoli vaticane un affresco rappresentante due colombe che si nutrono dell’uva dentro ad un canestro, rimandano ai miti dionisiaci della risurrezione e della purificazione animica.
Non dobbiamo dunque stupirci se, nel corso della storia, la colomba è diventata il simbolo della rinascita dell’umanità e dell’adempimento della volontà di Dio: non solo nell’ebraismo e nel cristianesimo, dunque, ma anche in tutte le altre religioni essa è sempre stata ritenuta portatrice di pace e di rinascita, di speranza e di gioia. La colomba pasquale sintetizza e sincretizza tutti questi simboli, divenendo segno universale della speranza per un futuro migliore; segno mai tanto sentito quanto in questo periodo della storia dell’umanità.