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lunedì, 18 Novembre, 2024

JIHDISTI EUROPEI: numeri in aumento

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Secondo un ultimo rapporto dei servizi segreti dei vari Paesi dell’Unione Europea, il numero dei jihadisti che hanno lasciato la loro “casa” nel Vecchio Continente per recarsi in Siria od in Iraq a combattere a fianco dell’ISIS è più che raddoppiato e si tratta di dati arrotondati per difetto.

CatturaLa maggior parte di loro, originari del Maghreb o cittadini europei di seconda o terza generazione proviene dalla Gran Bretagna, segue la Francia ed i Paesi del Nord Europa. Persino Svizzera ed Austria stanno facendo i conti con la presenza di cittadini arabi presenti nel loro territorio: il 19 agosto u.s. la polizia austriaca ha arrestato 9 aspiranti jihadisti in prossimità del confine mentre erano in procinto di lasciare l’Austria per recarsi in Siria. I 9 terroristi al momento sono ancora sotto interrogatorio presso la procura di Vienna.

Nell’altrettanta vicina Svizzera, a Friburgo, nel mese di giugno, durante una manifestazione culturale, alcuni cittadini islamici, con il permesso delle autorità, avevano organizzato uno stand culturale sull’Islam sul quale sono comparse, subito dopo, le tetre nere bandiere di Al-Qaeda e lo stand è stato, alla luce del sole, chiamato Ansar Al-Sharia, dal nome del gruppo terroristico legato ai Fratelli Musulmani ed operante in questi giorni in Libia.

CatturaIn Italia il problema, pare che sia sottovalutato. Al momento i tra simpatizzanti e persone attualmente impegnate nei combattimenti in Siria, e probabilmente in Iraq, si aggirano intorno ai 300/400 ma non si esclude che questo trend sia pericoloso aumento. I jihadisti nostrani non sono immigrati qualche giorno fa, i jihadisti nostrani sono figli o nipoti di immigrati, parlano con accento bresciano come Anas el Abboubi, oppure sono italiani convertiti all’Islam e che hanno seguito, nelle varie moschee, percorsi di radicalizzazione e non si può assolutamente escludere che queste moschee o centri culturali islamici fungano da centri di reclutamento per aspiranti jihadisti che verranno successivamente inviati in Bosnia o Albania e da qui continueranno il loro viaggio verso la Turchia dove varcheranno il confine con la Siria nei pressi di Gaziantep.

CatturaDi alcuni jihadisti italici si sa che sono morti durante i combattimenti, di altri invece si sono completamente perse le tracce e potrebbero essere in Iraq oppure pronti ad immolarsi in Europa. Sta di fatto che tra cellule operanti, dormienti ed in fase di importazione con la missione Mare Nostrum, stiamo facendo il loro gioco, ci stiamo facendo invadere e a breve inizieranno la loro campagna terroristica qui da noi.

La guerra che ne seguirà non sarà un conflitto convenzionale, i loro obiettivi saranno i pendolari, le famiglie che andranno a fare la spesa o che andranno a pregare o a guardare la partita della squadra del cuore. Ringraziamo i buonisti politicamente corretti per tutto ciò che ci succederà, quei buonisti legati alla rossa Lega Cooperative ed alla Caritas che sono le uniche a guadagnare dal traffico di esseri umani: 45€ al giorno a persona per gli adulti, per i minori il prezzo lievita, per il mantenimento nei centri di accoglienza gestiti dai “compagni” e dai “fratelli”.

Dando uno sguardo alle notizie che provengono dall’estero, non sento pianti e parole di indignazioni per l’infanticidio, avvenuto alla vigilia dello Shabbat, ossia venerdì pomeriggio, di Daniel Tregerman, 4 anni, ucciso in casa sua da un colpo di mortaio sparato dai terroristi di Hamas verso il sud di Israele. Nel frattempo il leader del gruppo terroristico palestinese, Khaled Mashal, ha ammesso che la regia del triplice omicidio dei tre adolescenti israeliani avvenuto circa due mesi fa, è di Hamas.

Sempre a Gaza, con processi sommari basati più sul sospetto che sulle prove, gli amici del nostro presunto governicchio, ossia i terroristi di Hamas, hanno “giustiziato” 18 persone, tra cui due donne, con l’accusa di aver collaborato con Israele. Dalle foto allegate all’articolo meditate tra le differenze ch intercorrono tra i terroristi di Hamas e quelli dell’ISIS, ovviamente se le trovate q ueste differenze.

Gian Giacomo William Faillace

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