Secondo fonti palestinesi, nella prima mattinata di domenica 9 febbraio, un motociclista è stato gravemente ferito e è poi deceduto durante un attacco aereo israeliano nella Striscia di Gaza. L’unica vittima dell’attacco di cui, le autorità di Gaza, non rivelano il nome, spacciandolo per un innocente motociclista, in realtà è Abdullah Harti, 28 anni, membro e attivista della Jihad e dei Comitati di Resistenza Popolare.
Harti è stato coinvolto, negli ultimi anni, nell’organizzazione e nella realizzazione di attacchi terroristici in territorio israeliano, nella Striscia di Gaza e al confine Israele-Sinai. Inoltre èstato tra i fondatori nonché organizzatore del gruppo terrorista Ansar Beit Al-Maqdis operante in Sinai e responsabile degli attentati terroristici sull’autostrada israeliana 12, dove venne colpito anche un pullman di turisti in cui persero la vita sette persone e 47 ne rimasero feriti, ed è stato responsabile dei lanci di missili verso la città balneare israeliana di Eylat avvenuti tra il 20 ed il 31 gennaio di quest’anno e non si esclude assolutamente il suo coinvolgimento negli attacchi missilistici avvenuti la settimana scorsa che si è conclusa con quindici missili, di cui l’ultimo, lanciato sabato, caduto in un’area poco abitata del Negev senza provocare danni.
Secondo fonti dello Shin Bet, il servizio segreto interno di Israele, Abdullah Harti è coinvolto nel trasferimento di armi e danaro verso la penisola del Sinai, sia per avanzare attacchi contro Israele, sia per sostenere ed aiutare i vari gruppi terroristici operanti in quella regione.
Le Forze Armate israeliane dichiarano inoltre che l’esercito di Israele e lo Shin Bet risponderanno con la forza ad ogni tentativo di lanci di razzi contro la popolazione civile israeliana e vedono in Hamas l’unico responsabile per prevenire questi attacchi.
Gian Giacomo William Faillace