Diversi militanti del gruppo terroristico sciita Hezbollah sono stati uccisi lunedì durante un raid aereo israeliano nella valle della Beqaa, al confine tra Libano e Siria, questo quello che sostiene il network di Dubai Al Arabiya e subito dopo confermato da una fonte della sicurezza interna libanese. L’osservatorio siriano per i diritti umani ha inoltre dichiarato che è stata colpita un’installazione di missili di Hezbollah.
Tuttavia , canale televisivo degli Hezbollah Al -Manar ha detto negato sostenendo che non c’è stato nessun raid in territorio libanese ma solo una forte presenza di aerei nemici sopra la zona nord della Beqaa nel Libano orientale. Il canale televisivo libanese LBC ha affermato che la zona presumibilmente attaccata ha diversi passaggi tra il Libano e la Siria, attraverso i quali le armi e attrezzature militari passano in maniera non ufficiale. Un altro rapporto, sul canale libanese Mtv, ha affermato che l’obiettivo era una consegna di armi dalla Siria al Libano.
I residenti di Nabi Chit, cittadina libanese a pochi chilometri dal confine con la Siria, hanno sostenuto di aver sentito aerei volare a bassa quota prima di avvisare bagliori in lontanza accompagnati da forti esplosioni. Nabi Chit, per i meno informati, e una roccaforte Hezbollah, in cui il gruppo terroristico sciita, ha costruito un campo di addestramento, vari depositi di armi, e molte istallazioni missilistiche. Vi è inoltre una “sede” non ufficiale, di mercato di armi ed è la località in cui avvengono scambi di denaro ed armi tra Libano e Siria.
Non si esclude quindi che obiettivo del raid aereo israeliano fosse un convoglio di armi destinato ad Hezbollah per un futuro attacco in territorio di Israele, come quello avvenuto circa un mese fa nei pressi della città portuale siriana di Latakia, in cui è stato distrutto un deposito di razzi S-300 destinati a colpire obiettivi in territorio israeliano.
Gian Giacomo William Faillace