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venerdì, 15 Novembre, 2024

Irpinia: rischio chiusura per il Convento dei Frati di Sant’Antonio

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di Daniela Buonocore

Cittadina in totale subbuglio quella dell’Irpinia che, seppur fortemente amareggiata e provata, si adopera per proteggere uno dei suoi più grandi tesori. Cittadini in azione sul territorio, guidati dal dott. Antonio Corvino, chiedono l’abolizione del decreto emanato per la chiusura del convento prima della sua attuazione, prevista entro la fine di agosto. È stata organizzata anche una fiaccolata solidale dei fedeli, che si terrà il 21 luglio alle ore 21:00 con partenza da Piazza San Pompilio, fino al raggiungimento del Convento dei Frati di Sant’Antonio. Predisposto anche un tavolo tecnico al quale prenderanno parte il prof. Vincenzo Pepe, l’avvocato Francesco della Corte, esponenti del movimento ecologista di FareAmbiente,  che incontreranno il dott. Corvino per illustrare e promuovere da vicino il convento e tutte le attività ludiche e di formazione annesse. Il Convento dei  frati di Sant’Antonio, come ogni estate, il 14 agosto riceverà la visita dei pellegrini che, durante la loro permanenza, alloggeranno all’interno di alcune cuccette provviste di bagno e cucina, posizionate nello stesso parco del convento, in cambio di un’offerta volontaria. Ma il convento dei Frati di Sant’Antonio è anche opportunità di vita per i numerosi malati e poveri che ogni settimana ricevono assistenza gratuita e domiciliare dai frati cappuccini. Luogo ricco di storia e di cultura, è diventato nel tempo anche meta per chi vuole rifugiarsi o intraprendere attività estive, come campi scuola e ritiri spirituali, avendo la possibilità di fittare chalet, campi di calcio, eccetera. Ebbene, seppure il convento offra ai fedeli molteplici servizi, sembra che, per le istituzioni locali, tutto questo abbia un ruolo secondario, così come già successo in precedenza. Non è  infatti la prima volta che il convento viene “ferito ed umiliato”. Solo qualche anno fa, infatti, stando alle dichiarazioni dei cittadini, il vecchio parroco rubò dal convento un crocifisso di oro puro di circa 2 kg, e altri oggetti d’oro donati alla Madonna, oltre a circa 50mila € donati ai frati cappuccini da una famiglia benestante del posto. Col passare del tempo, tutto è finito nel dimenticatoio, oggi si vuole chiudere il convento facendo leva sulla scarsa quantità di padri francescani disponibili. “Il Convento non può e non deve chiudere”, protestano gli stessi frati, “è un luogo di preghiera e di adorazione anche per tutti i pellegrini che vengono da ogni parte dell’Italia, per adorare la statua della Madonna chiamata, Mamma Bella dell’Abbondanza”. La statua, fortemente adorata dai cristiani, è molto maestosa, essa ha nell’occhio destro un’immagine di un teschio visibile ad occhio nudo, che rappresenta i discorsi fatti con i defunti mentre si trovavano in purgatorio. Il convento fu scelto anche come location per le riprese di un noto film italiano intitolato Amen, diretto dal regista Villani, con molti attori italiani tra Elisabetta Gregoraci. Il Convento è diventato nel tempo patrimonio culturale, artistico e religioso e vanta anche un grande patrimonio di alberi boschivi e di chiostri realizzati in legno. Chiuderlo significherebbe lasciarlo in uno stato di abbandono e di degrado. Stesso discorso vale per il convento, dove i tesori presenti finirebbero per diventare l’interesse principale dei malviventi e degli sciacalli. In alternativa alla chiusura definitiva del convento, si potrebbe optare, come richiesto dal Dott. Corvino, per la nomina di un delegato che possa dare e e assumersi incarichi come: aprire e chiudere il convento, organizzare eventi religiosi e gestire anche parte dei laboratori intrapresi all’interno del convento.  Molti sono i volontari, tutti intenzionati a salvare il Convento. L’idea risolutiva verrà presentata e proposta durante la giornata dell’incontro con i vari esponenti di FareAmbiente, che sposando questa causa, si adopereranno in modo tempestivo e risolutivo, con l’obiettivo di mantenere vivo il Convento.

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