di Veronica Graf
Vittorio Sgarbi è un noto critico d’arte, saggista, politico, personaggio televisivo e opinionista italiano. È stato più volte membro del Parlamento e di diverse amministrazioni comunali. Sgarbi si è reso famoso anche per l’irascibilità che contraddistinse i numerosi diverbi, talora sfociati in aggressive invettive.
Di fede ambiguo e complesso, si è dichiarato molto spesso ateo e talvolta cattolico. Ma soprattutto sempre con un’audace “posizione” su ciò che accade nel mondo.
Proprio per questo, abbiamo la curiosità di sapere cosa ne pensa sulla corrente emergenza “Coronavirus”, così, la prima cosa che gli abbiamo domandato è stata:
Qual è la sua opinione sulla situazione politica attuale? È d’accordo sulle misure adottate?
Vittorio Sgarbi, con tono molto deciso, risponde: “Penso che oramai le informazioni e la politica, tramite i media, siano diventate solamente fonte di allarmismo inutile, i programmi tv si sono trasformati in orrendi e strazianti bollettini funerari. Non si può più sentire questo esagerato terrorismo, così facendo hanno diffuso la paura nell’aria: il problema è che la gente sta impazzendo sempre di più, teme di uscire all’aperto, si ritrova ad avere paranoie anche riguardo il sole o l’ossigeno che respira, quando invece è una delle cose più sane da fare nella vita. E vorrei sottolineare che passeggiare fuori è molto più salutare che rimanere in abitazioni, specialmente se si hanno spazi ristretti dove più persone “boccheggiano” tra loro! La cosa peggiore è che a capo del branco di terroristi c’è, ahimè, il Premier Giuseppe Conte, che io definirei sin dall’inizio totalmente incapace di gestire questa situazione. Oltre ad aver iniziato tutto a scoppio ritardato, infonde solamente panico nella popolazione,proprio per questo invece che chiamare questa pandemia “Coronavirus”, io la chiamerei “ConteVirus”.Ecco, il nostro “ConteVirus” sta facendo la sua campagna elettorale semplicemente spaventando con annunci di cifre per quanto riguarda malati e deceduti, intercalando qualche stupido decreto ed una diretta Facebook qua e là. Proprio per questo ha portato e porterà l’Italia ad essere additata come il “Paese untore” di un’epidemia apocalittica! L’Italia oramai si è data la zappa sui piedi da sola dal primo momento a causa della situazione mal gestita e gli Italiani si stanno comportando come un gregge di capre..”
Ma ci domandiamo, quali pensa saranno le ripercussioni sul turismo culturale e, in generale, sull’economia del futuro?
“Il turismo potrebbe ripartire questa stessa estate, il problema è che il “ConteVirus” ha creato, nell’immagine collettiva mondiale, l’idea di un paese appestato! Credo che dovremo aspettare l’inizio dell’autunno per riavere una vera affluenza di visitatori nel nostro Paese, anche se penso che il turismo culturale – come le visite ai musei – potrebbero avere maggiore picco nei prossimi mesi proprio perché sono stati chiusi in questo periodo e ciò potrebbe aumentare l’interesse. Non riesco a capire però come, per esempio nel meridione, possano tenere chiusi ristoranti, sul lungomare, dove non c’è il problema e dove non arriverà nemmeno in un futuro, robe da matti! Ripeto, credo che il virus, certe persone inizino ad averlo nel cervello. Fosse per me, diffonderei grande speranza agli Italiani visto che hanno più che altro bisogno di questo, proprio perché la paura in sé indebolisce il corpo e, di conseguenza, genera le malattie fisiche. È la mente che condiziona tutto, quindi più positività e guardiamo avanti, senza ascoltare certe fandonie!”
Queste le parole di Sgarbi. Sicuramente molto forti, con una visione del tutto personale e controcorrente a quella del Governo sull’attuale epidemia.