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lunedì, 18 Novembre, 2024

INTERVISTA AD ALESSANDRO MILANI, TRA POESIA E POLITICA.

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REDAZIONE ONLINE, MILANO. Nei giorni scorsi ci siamo recati ad Airuno, un paesino della Provincia di Lecco, e abbiamo incontrato Alessandro Milani, scrittore con la passione della poesia e… della politica.
Alessandro, da dove è nata la tua passione per la poesia?
La passione per la poesia e per la letteratura nasce dai tempi in cui ero studente, a partire dalle scuole Medie, poi il Liceo Classico, sino ad oggi. L’attività di scrittura in senso stretto, nasce dai tavoli della biblioteca dell’Università degli Studi di Milano, quando per caso, iniziai a scrivere su fogli di carta volanti i miei primi pensieri. La svolta è giunta nel 2011, quando, dopo tanti anni, ho incontrato la mia maestra delle Elementari, Adelaide Bonfanti. Lei mi ha spronato a pubblicare i miei scritti, che ai tempi erano ancora un fatto privato. Da quel momento, è iniziata la mia attività di pubblicazione.
Difficoltà iniziali?
Le difficoltà iniziali stavano innanzitutto sulle modalità di inizio, ad esempio, come pubblicare le mie poesie, come trovare un editore. Le mie poesie sarebbero piaciute ai lettori? Molti erano i dubbi e gli interrogativi.
Quali sono state le tue prime pubblicazioni?
La mia prima pubblicazione ha come titolo I Colori del Cuore”, edita presso la casa editrice Book Sprint Edizioni, scritta in collaborazione con la collega e amica di Università Silvia Santini. La seconda pubblicazione si intitola Rime Colorate”, un felice abbinamento tra arte figurativa e pittorica, delle sorelle pittrici ad acquarello, Adelaide ed Elvira Bonfanti, con le mie poesie. La terza e, al momento, ultima pubblicazione si intitola Nuovi Orizzonti”, che raccoglie nuove poetiche, innovative per genere e stile rispetto alle precedenti.
Le tue radici letterarie?
Le mie radici letterarie risiedono prevalentemente in alcuni autori della tradizione letteraria latina, ad esempio Catullo e Orazio. Da qui prendo alcuni spunti poetici sino a giungere alla poetica contemporanea di Ungaretti e, nello specifico, alla corrente poetico letteraria dell’Ermetismo.
Hai un autore che più ti rappresenta?
L’autore che sicuramente più mi entusiasma è il grande Giacomo Leopardi.
Perché?
Perché Leopardi sa fondere in modo magistrale l’amore che nutre per la natura e per il mondo, con la sua profonda sofferenza fisica. Egli soffre nella sua vita terrena, ma ama moltissimo.
 
Avendo già pubblicato alcuni libri, credo che avrai in mente altri progetti.
Il mio progetto futuro per quanto riguarda l’attività di scrittura, sarà la pubblicazione del quarto libro. I lavori sono già in corso, sebbene il tempo a disposizione sia poco. Il grande progetto in atto per il 2019 ad Airuno è di vincere le prossime elezioni Comunali. Una sfida non semplice ma molto interessante ed affascinante. I cittadini mi diranno dunque se mi vorranno come politico o come scrittore.
La tua passione da scrittore si collega con la tua carriera politica?
Sì, pensandoci bene, la mia attività politica è in correlazione con la mia attività letteraria di scrittura. Entrambe sono attività che riguardano il mondo civico e sociale e sono piena espressione del mio essere, delle mie passioni più vive e produttive. I miei scritti parlano anche di politica e del nostro territorio. I miei versi sono anche espressione del mio pensiero politico e contengono, in gran parte, la mia visione del mondo. Essa è ben celata ma è molto presente: lascio al pubblico e ai lettori il piacere di scoprirlo. Con tutto il mio cuore, spero di fare cosa sempre gradita.
 
Redazione Online, Milano.

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