Per gli Internet Provider che vendono domini e gestiscono il mantenimento dei siti in rete forse si prospetta un periodo difficile.
Infatti, una minaccia si prospetta all’orizzonte: Google
Questo gigante, quando si muove, può sbagliare, ma se invece prende la strada giusta, può fare una strage e il rischio prima di polarizzare e poi di monopolizzare un mercato da parte sua è concreto. La notizia di questi giorni è che a Mountain View (CA – U.S.A.) hanno deciso di sbarcare nel mondo dei dominii con il servizio “Google Domains”. Ciò significa che tramite questa società, sarà possibile acquistare un qualsiasi dominio
Come consuetutdine di Google, il servizio è ancora in versione “beta”, ma le prospettive sono interessanti.
Chi registrerà un sito con Google, infatti, potrà disporre sino a 100 indirizzi E-Mail legati al dominio scelto utilizzando la piattaforma GMail. (Pensiamo a quei providers che si limitano a 5 indirizzi…). Oltre a ciò sarà anche possibile avere 100 sotto-dominii, il re-indirizzamento gratuito, la possibilità di nascondere i dati personali dalle ricerche “Whois”, che invece attualmente, se si è intestatari di un dominio, sono noti “urbi et orbi”, un supporto telefonico dedicato o tramite E-mail compresi nel prezzo. In più, saranno accessibili i servizi Analytics (sotto questo vocabolo, includere per favore questo link che consente di calcolare il ROI del tuo investimento pubblicitario e di monitorare siti e applicazioni Flash, video e di social networking, oppure AdSense, che Google definisce “Il modo più comodo e flessibile per generare entrate online”, oppure AdWords, che la società descrive come “il programma…” con il quale “…puoi far conoscere la tua attività in modo semplice e mirato: infatti, grazie al sistema basato sulle parole chiave, i tuoi annunci appaiono solo quando gli utenti stanno cercando o guardando informazioni direttamente correlate al prodotto o servizio che offri”. Pare che a Mountain View vogliano offrire pacchetti tutto compreso.
La faccenda suona interessante per i clienti che dalla probabile guerra dei provider potrebbero trarre un vantaggio in termini di costo e/o servizi. La concorrenza, si sa, fa sempre bene.
Certo, se da un lato tutto ciò può essere positivo, ci viene però spontaneo interrogarci se i clienti che registreranno il dominio con Google alla fine non godranno di importanti vantaggi, magari non dichiarati. In particolare, pensiamo al motore di ricerca che deve essere imparziale per consentire un reperimento corretto e non viziato. Gli elementi per garantire ciò, si basano su il S.E.O., che è l’acronimo di “Search Engine Optimizer” che appunta adotta tutta una serie di accorgimenti nel sito per ottimizzare il motore di ricerca. I clienti google, saranno trattati alla stregua degli altri oppure?
In altre parole, il motore di ricerca di Google, continuerà ad essere imparziale? Il target principale di “Google Domains” dovrebbero essere le piccole imprese ed i privati, in virtù anche del costo che dovrebbe aggirarsi intorno ai €/anno 12.
Qui si raggiunge il servizio, mentre per richiederlo, è ancora solo su invito. Ci siamo interrogati in passato come mai Google non offrisse questo servizio, ora possiamo solo chiederci come mai non l’ha fatto prima.
Fabio Ronchi