Dopo lo schianto nel Sinai, 2 mln di russi non potranno partire Mosca, 9 nov. (askanews) - È entrato in vigore il decreto firmato dal presidente russo Vladimir Putin sul divieto temporaneo dei voli dalla Russia verso l'Egitto. La decisione comporta che i due milioni di russi che hanno comprato un pacchetto turistico per quella destinazione, non potranno partire. La decisione di Putin dello stop ai voli e dello sgombero di oltre 80 mila russi è seguita alle raccomandazioni dei Servizi di Sicurezza Federali russi (Fsb) che hanno chiesto al presidente di sospendere i collegamenti aerei con il Sinai, dove il 31 ottobre si è verificata la tragedia con il più alto numero di vittime della storia russa. Solo nella giornata di ieri sono stato riportati in patria 11 mila turisti. Sabato 31 ottobre, un Airbus A321 in volo da Sharm el Sheikh a San Pietroburgo si è schiantato nel Sinai, dopo circa 20 minuti di volo. Il volo Metrojet era da poco partito quando è precipitato, sabato scorso, con 224 persone a bordo. La maggior parte delle vittime era russa. A bordo erano 217 passeggeri e sette membri dell'equipaggio. Sono tutti morti. Per l'Egitto - partner strategico della Russia sul Mediterraneo - la decisione di Putin rappresenta una perdita enorme. L'economia del turismo è necessaria come l'ossigeno.