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martedì, 26 Novembre, 2024

IN ATTESA DELL'INCARICO: previsioni sui ministri

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 In attesa che Napolitano conferisca l’incarico a Matteo Renzi, impazza frenetico il totoministri: gli ultimi gossip vedono la professoressa Lucrezia Reichlin all’economia, Fabrizio Barca verso il Lavoro (ma c’è chi parla di Ichino), Andrea Guerra allo Sviluppo e Luca Cordero di Montezemolo al nuovo Made in Italy. C’è il nodo Alfano, che vorrebbe mantenere l’Interno, ma l’ormai ex sindaco vorrebbe “discontinuità”. Conferma per la Bonino.

L’avvicendamento Letta-Renzi non deve essere un semplice restyling di facciata, ma un’operazione politica più complessa. La maggioranza di governo che il nuovo segretario del Pd sta formando potrebbe essere la stessa che poi si presenterà agli elettori nel 2015. Renzi potrebbe accantonare o ridimensionare l’obiettivo delle larghe intese per diventare espressione più compiuta del centro-sinistra. In termini concreti: meno spazio agli alleati di Ncd, apertura con nomi graditi a Sel.

L’avvicendamento Letta-Renzi non deve essere un semplice restyling di facciata, ma un’operazione politica più complessa. La maggioranza di governo che il nuovo segretario del Pd sta formando potrebbe essere la stessa che poi si presenterà agli elettori nel 2015. Renzi potrebbe accantonare o ridimensionare l’obiettivo delle larghe intese per diventare espressione più compiuta del centro-sinistra. In termini concreti: meno spazio agli alleati di Ncd, apertura con nomi graditi a Sel.

Vediamo quali sono i cambiamenti al vaglio dell’ex rottamatore.

Vice Presidenza del Consiglio – La posizione potrebbe rimanere al leader di Ncd Angelino Alfano al quale, però, verrebbe tolta la responsabilità del Viminale. Se Angelino riuscisse a tenersi l’Interno allora vicepremier sarebbe Graziano Delrio

Ministero dell’Economia – I successori di Fabrizio Saccomanni potrebbero essere dei “tecnici”, figure quindi attinte dalla finanza e dalle istituzioni internazionali e non dalla politica. In pole sembra ci sia  l’economista Lucrezia Reichlin, in competizione conFabrizio Barca (per piacer alla minoranza interna e a Vendola) che qualche giornale dà per favorito. Si fa anche il nome di Andrea Guerra, amministratore delegato di Luxotticae del  professor Tito Boeri. Calano le quotazioni del vicesegretario generale dell’Ocse Piercarlo Padoan. 

Ministero degli Interni – Vedi Vice Presidenza del Consiglio: se Alfano si arrende, al Viminale potrebbero andare Graziano Delrio o Dario Franceschini.

Ministero degli Esteri – La Farnesina resterebbe appaltata a Emma Bonino, su precisa indicazione di Napolitano che in quel dicastero non gradisce troppa “discontinuità” . 

Ministero della Giustizia – Quasi certa la sostituzione di Anna Maria Cancellieri con un nuovo nome. Si fa stada quello di Michele Vietti, vice presidente del Csm. Ma potrebbe essere riparacadutato al dicastero anche Alfano.

Ministero del Lavoro – Anche Enrico Giovannini avrebbe le ore contate: sulla sua poltrona potrebbero atterrare Guglielmo Epifani, ex sindacalista e segretario del Pd nella transizione Bersani-Renzi, ma non sono esclusi i nomi di Marianna Madia, AndreaGuerra di Luxottica, di Fabrizio Barca e del prof. Tito Boeri, già fatti per il dicastero dell’Economia. C’è chi fa il nome di Pietro Ichino. 

Ministero dello Sviluppo Economico – Andrea Guerra è considerato in pole per questo terzo ministero, insieme a Maurizio Martina esponente della corrente Dem interna al Pd, aVittorio Colao, amministratore delegato di Vodafone, e all’ex Ocse, Pier Carlo Padoan. In ogni caso, Flavio Zanonato sarebbe rottamato.

Ministero della Difesa – Due signore potrebbero rimpiazzare Mario Mauro. I nomi sono per ora quelli di Federica Mogherini e Roberta Pinotti o l’ex ministro della Difesa del governo Prodi, Arturo Parisi

Ministero della Cultura – Sono outsider due dei quattro candidati a questo dicastero per ora in mano al “dalemiano” Massimo Bray: “papabili” lo scrittore Alessandro Baricco e il giornalista e storico Paolo Mieli. Ma se le logiche della politica risultassero più forti rispetto a quelle della competenza, avrebbero buone chance pure Dario Franceschini e GianniCuperlo.

Ministero delle Infrastrutture – Maurizio Lupi di Ncd dovrebbe tenersi il posto. Eventuali successori sono il sindaco Pd di Bari, Michele Emiliano, oppure il primo cittadino di Salerno, Vincenzo De Luca. 

Ministero dell’Agricoltura – L’erede della dimissionata Nunzia De Girolamo, potrebbe essere il patron di Eataly Oscar Farinetti. In alternativa c’è Ernesto Carbone, il deputato che ha prestato la smart a Renzi per andare a PAlazzo Chigi per il colloquio con Letta

Ministero delle Riforme – A Gaetano Quagliariello potrebbe seguire la giovane esponente Pd Maria Elena Boschi.

Ministero dei Trasporti – Questa delega resterebbe in mano a Maurizio Lupi che al momento ha pure quella alle Infrastrutture in caso di “spacchettamento” .

Ministero dei Rapporti con il Parlamento – A Dario Franceschini seguirebbe l’attuale vice presidente della Camera, Roberto Giachetti. 

Ministero dell’Ambiente – Quotata la conferma di Andrea Orlando.

Ministero della Sanità – Anche in questo caso non ci sarebbero modifiche e BeatriceLorenzin resterebbe al suo posto.

Ministero dell’Istruzione – Quasi tutti concordi nell’indicare in Stefania Giannini, di Scelta Civica, il prossimo ministro.

La Critica

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