di Martina Grandori
Sostenibilità, parola chiave per l’Agenda 2030 per uno Sviluppo Sostenibile, parola chiave oggi per le imprese che devono sempre più rendicontare ai loro investitori e ai loro clienti finali, le performance ESG. È una delle nuove regole per chi vuole far crescere il proprio business, un approccio etico è il modo per convincere gli investitori a puntare su una attività, il grado di integrazione degli aspetti ESG nei modelli di gestione del rischio, diventa il criterio di valutazione fondamentale.
Il portale La Critica ha intervistato Patrizia Giangualano, manager di lunga esperienza, un curriculum dinamico, oggi consulente per le aziende, coautrice con Lorenzo Solimene del libro “Sostenibilità in cerca di Imprese – La rendicontazione non finanziaria come strumento di governance dei rischi e delle opportunità” (Egea). Il volume ha l’obiettivo di spiegare le modalità per sfruttare la sostenibilità come linea guida per la strategia a lungo termine, diventare una realtà green richiede comunque tempo e formazione.
Non una pubblicazione di settore, ma un contributo pratico per migliorarsi e conoscere in maniera chiara i percorsi intrapresi dalle aziende, gli strumenti di misurazione e comunicazione disponibili nonché del valore di un approccio di sostenibilità mirato all’ascolto di tutti gli stakeholder.
Diventare un modello d’azienda virtuoso, oggi è possibile, fondamentale il dialogo fra azienda, enti pubblici, esperti del settore e non ultimo, il pubblico. “Dal 2014 l’Europa premia e supporta le coloro che sposano la sostenibilità, per le grandi aziende in Italia dal 2016 è diventata obbligatoria la DNF (Dichiarazione non Finanziaria) e sono circa 200 i nomi che nel nostro Paese la fanno, da Lavazza a Mondadori, da Aeffe a Edison, da Geox a Sea Aeroporti, a istituzioni finanziarie” spiega Patrizia Giangualano.
Oggi essere sostenibili è un imperativo. Pubblico e investitori richiedono un approccio finanziario e tecnologico sostenibile, cresce la domanda di informazioni di carattere non finanziario legate alla visione di lungo periodo da comunicare alla comunità, da integrare poi con quelle finanziarie.
In poche parole, il valore sociale di un’azienda è tra i criteri di valutazione più rilevanti, economic value e social value vanno a braccetto.
Parliamo ora del libro. La prima parte del libro analizza gli scenari e sfide per uno sviluppo economico sostenibile, con una focalizzazione sugli aspetti principali della crescita, il ruolo degli investitori ESG e della finanza, la governance, il valore della diversity (culture, religioni, competenze), i processi organizzativi e il sistema di reporting.
Nella seconda parte, vengono invece presentati alcuni casi di applicazione della rendicontazione non finanziaria ed esempi di nuovi modelli di leadership e gestione aziendale. Le aziende menzionate vengono rappresentate sui temi della cura dell’ambiente e delle persone, il rapporto con le comunità e i territori, l’economia circolare e l’integrazione delle filiere, la responsabilità del business e la governance, l’innovazione, la sicurezza e il valore delle partnership. Sono esaminati e portati ad esempio nuovi modelli di business e le riconversioni dei prodotti in ottica sostenibile.
In conclusione questo volume di Patrizia Giangualano e Lorenzo Solimene è un ottimo spunto per invitare gli imprenditori qualora non lo avessero ancora fatto a intraprendere la via della sostenibilità. Nel 2020 non è più utopia, non è più qualcosa di astratto per pensatori ambientalisti ma è il nuovo modo di fare business e di veder crescere la propria azienda.