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lunedì, 23 Dicembre, 2024

IL TRISTE SPETTACOLINO DI RENZI E GRILLO. Agli italiani non è rimasto nemmeno Sanremo con cui consolarsi

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Andavo alla scuola elementare quando mi chiedevano “cosa vuoi fare da grande” ed io rispondevo “il deputato o il senatore” con molta più ammirazione per il secondo più che per il primo anche se tutto ciò non aveva nulla a che fare con la mia famiglia almeno nelle ultime due generazioni; non so cosa passava nella mia mente ingenua di bambino, forse l’ammirazione che provavo per queste persone così importanti immortalate dalla televisione tanto da attirare la mia attenzione e farmi desiderare di essere da grande uno di loro.

Ora che sono passati diversi anni, dentro di me il concetto di “onorevole” non è cambiato ed è ancora abbinato a colui che ha un “qualcosa in più” evidentemente di così nobile  e importante da essere così appellato…poi però mi devo scontrare con la realtà e vedere che fra queste 1000 persone elette dal popolo di “onorevole” c’è rimasto davvero molto poco; poi penso ai deputati e senatori grillini e mi rendo conto che il mio sogno di bambino è naufragato miseramente in una Italia senza più valori ne confini. Già, gli onorevoli grillini sono coloro che si barricano nelle commissioni, che vogliono cambiare nome alle aule, che presidiano i tetti, che non conoscono la costituzione, insomma il peggio di quello che il “volgo” potesse esprimere. Sono l’espressione del popolo italiano però, sono stati eletti da qualcuno che li ha considerati la massima rappresentanza e a cui ha demandato il potere di esprimere le idee e le politiche da seguire; una parte del popolo ha deciso che questa era l’alternativa valida al solito, al conosciuto, ai ladri e agli stupidi che fino ad ora ci hanno governato. In quel momento il mio desiderio di essere un “deputato o un senatore” è naufragato, farei più fatica a far capire di non essere come questi piuttosto che a impegnarmi per proporre idee e programmi di valore perché tanto “sono tutti uguali” e ridare dignità alla politica oggi risulta più un miracolo che una semplice sfida.

La conferma di quanto dico mi arriva oggi, guardo in streaming l’incontro Renzi-Grillo  , una sorta di Tyson- Holyfield dei poveri, un incontro tra sfigati piuttosto che una nobile discussione sulle sorti dell’Italia: da un lato un presidente del consiglio incaricato autoproclamato e dall’altro un “portavoce”, mai eletto, riconosciuto leader indiscusso di un movimento senza però uno statuto che lo dichiari, una anomalia che si evidenzia sin dalle prime battute. Siamo stati fortunati, nemmeno due minuti e il KO è stato immediato, tecnico, per “alzata di voce” o per “incapacità di reazione”; triste vedere un futuro premier che  nonostante sia stato capace di farsi eleggere a suon di due euro dal popolo non riesce a proferire parola, me lo immagino quando sarà da fare la voce grossa con l’India per riportare a casa i nostri Marò quanta grinta dimostrerà “mi scusino signori, sono un Sindaco, non è che gentilmente mi ridareste i miei militari?”; in confronto a questo il democristiano Letta era un leone.

La maleducazione e l’imbarbarimento della nostra società sta dimostrando tutto il suo essere tramite i suoi rappresentanti e se non bastasse questo, l’incitamento della rete da più parti conferma la mia diagnosi: “bravo Grillo, gliele hai suonate”, “per fortuna ci sei tu”, “sei il nostro futuro avanti così” e deliri simili…poi mi accorgo che anche amici miei, magari appartenenti a partiti o movimenti che con Grillo poco hanno a che fare sostengono il pagliaccio genovese.. ma santo cielo, voi avete ideali, avete valori, come fate? “Almeno attacca Renzi”, “dice cose giuste”, queste le misere giustificazioni. Basta poco oggi per farsi apprezzare dal popolo italiano, basta andare al bar e ascoltare cosa dice la gente e poi avere un megafono mediatico per risultare i “portavoce del popolo”, per essere i portatori di “cosa buona e giusta” e poco importa se non farai mai nulla  e non perché non sei rappresentato in parlamento ma perché sei incapace o non hai i giusti rappresentanti nelle istituzioni.

Ho visto questo incontro e mi sono vergognato, anzi sarebbe più giusto dire imbarazzato; mi sono messo nei panni di Renzi e mi sono visto umiliato da un pagliaccio, mi sono messo nei panni di Grillo e ho capito di essere da solo e di urlare contro uno che non sapeva nemmeno perché si trovava lì.. pugili rimbambiti dai troppi pugni verrebbe da pensare; un attimo dopo penso alle istituzioni e al rispetto per il nostro Paese che deve essere sostenuto  per primo proprio  dagli stessi rappresentanti, una mancanza equivalente a  coloro che non si curano di se stessi e poi pretendo il rispetto degli altri. Siamo arrivati a questo, un imbarbarimento drammatico delle istituzioni; penso agli italiani e a ciò che hanno percepito di tutto questo…poco forse nulla, stasera la proprietaria del ristorante dove vado sempre mi dice “dai vediamo cosa fa Renzi, io sono fiduciosa” senza nemmeno chiedersi come è arrivato lì piuttosto che domandarsi chi rappresenti; ma cosa volete che importi agli italiani che sono impegnati tutto il giorno sul lavoro di cosa succede a palazzo, tanto “sono tutti uguali” e poi non mi disturbate, questa sera c’è il Festival di Sanremo; già il Festival con quelle due personcine delicate e simpatiche che normalmente conducono una trasmissione sulla rete minore della RAI, la tv di stato. Lui Fabio Fazio, forse da giovane faceva il chierichetto oppure il boy scout (mi perdonino i boy scout), con quella faccia inespressiva e quelle battute mono tono che ti spingono al suicidio (quello vero) e lei, quella simpatica donnetta , un po’ bruttina, si fatemelo dire a me che sono un esteta, che per far ridere deve ricorrere continuamente alla volgarità come se fosse l’unica cosa che ancora strappa un sorriso e che normalmente la vediamo come testimonial di un supermercato di chiare tendenze “sinistre”, che conducono un festival che ha perso tutti i connotati della festa della canzone italiana e si è trasformato in tutt’altro…. si stava meglio quando si stava peggio e in molti rimpiangono il buon Pippo Baudo.

Conduttori milionari, finti suicidi, politici alla ribalta, e in mancanza della solita partita di calcio, il cittadino esausto che cerca lo svago prima di eclissarsi di nuovo nel “ logorio della vita moderna”.

Allora state sereni, non prendetela con troppa serietà, il paese prosegue la sua strada comunque, autoalimentato dai soliti, voi non avete responsabilità, la colpa è “dello stato”, dei soliti noti, dei soliti marcioni; dai butta la pasta che fra poco inizia la prima canzone..la Littizzetto non è poi così male, mi fa ridere quando prede in giro Berlusconi…hai visto quello con le Hogan che si voleva suicidare? Poverino….avanti così ragazzi, domani è un altro giorno, un altro match, un altro presidente, un altro festival…

Io preferisco X Factor…

Massimiliano Russo

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