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martedì, 6 Agosto, 2024

IL RISPETTO COME IL SESSO. Chi ne parla troppo raramente lo pratica.

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Avete mai notato che i compagni, di qualsiasi orientamento sessuale, sono sempre coerenti con la loro storia? Prima chiedono rispetto, poi eguaglianza, poi rappresentanza ed alla fine negano tutto questo al resto dei cittadini? Ecco pare che a Torino, per rinverdire i fasti di questa antica tradizione. il mondo LGBTE (più qualche altra lettera a caso, tanto per non farsi mancare nulla) abbia deciso di deliziarci con l’orripilante manifesto che vedete nell’immagine. Si è chiesto che il Comune rimuovesse il patrocinio. Che si togliessero i manifesti dalle strade. Qualcuno avrà anche chiesto di annullare la rassegna. Io vado controcorrente. Io chiedo che tutto resti com’è.

No, non ho cambiato idea sui fondamentali della mia vita. Ho solo smesso di credere di vivere in un paese civile. In un paese civile qualcuno avrebbe provocato e qualcuno, presa nota della provocazione, avrebbe provveduto a ignorare la cosa. Ignorare nel senso che non si sarebbe concesso alcuno spazio ad una porcheria così immonda. Da noi invece si vive nel clima di silenzioso terrore buonista per cui anche solo criticare quel mondo è considerato pericoloso. Va bene, non ho problemi. Allora mostriamo alla gente cosa sia DAVVERO. Tappezziamo la città di questa immondizia. Che nessun angolo ne sia immune. Lo si incolli in tutte le aule. Usatelo come bandiera. Scatenate un Carnevale dell’orrore in cui questa ed altre simili perversioni non siano più nascoste. Non voglio che la gente pensi solo alle tranquillizzanti pubblicità Findus.

D’altronde, se la bellezza porta a Dio, mostrate a cosa conduce la perversa ricerca del brutto purchè sia. Mostrate al mondo la Sodoma irredenta. Non ci si potrà certo accusare di omofobia, il manifesto è il loro. Il problema, qui come nel caso della foto di Toscani usata da Fratelli d’Italia, è che l’immagine da Mulino Bianco per descrivere quel mondo sta crollando. E dalla crepe emerge questo. Ora è venuto il momento di capire se gli ideatori di queste cose rappresentano qualcuno. Se esiste un mondo “gay moderato” o se hanno la stessa consistenza dell’Islam moderato. In questa seconda ipotesi, pace. Ci limiteremo a mostrare alla gente che, se il Sonno della Ragione genera mostri, quello del buonsenso genera Margioglio e Platinette. E decida la folla. Mi si permetta un ultimo consiglio. La folla, per definizione, sceglie Barabba. Non dimenticatelo.

Luca Rampazzo

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