A Bologna si sta sperimentando una nuova idea per gestire il fenomeno dei senza casa. Il settore sociale ed il relativo Assessore hanno deciso che chi dorme nel centro comunale deve contribuire con un euro. Cifra simbolica e nemmeno chiesta a tutti. Segno che nulla è gratis, nella vita reale. L’iniziativa, unica nel suo genere, ovviamente non poteva piacere a tutti, ma sono le critiche che le vengono mosse a segnalarne la validità. Spesso, ci definiscono molto più i nostri nemici rispetto ai nostri amici.
Prima critica: si deve chiedere ai senza tetto di cosa hanno bisogno. No, decisamente c’è qualcosa che non va. Nella vita “normale”, quella a cui si tende a far tornare chi per le avversità della vita è finito in mezzo ad una strada, non sei tu a decidere cosa ti verrà regalato. Non sei tu a decidere cosa ti verrà pagato. Al massimo puoi chiedere, ma decide chi ci rimette. Ecco, uscire da questa spirale perversa di senso di “dovuto” è il primo passo per uscire da tutto il resto. No, i soldi degli altri non sono là per voi. Sono là per chi li ha guadagnati ed avete il diritto a chiedere, ma si dà più volentieri a chi dimostra di tenerci.
Seconda critica: la cifra, per quanto simbolica, pare un sopruso. Vedi sopra. Ma c’è di più: fino a dove arriva il concetto di diritto? Non ho forse il diritto, come contribuente, di selezionare chi aiutare. Dove c’è scritto che devo aiutare tutti? non è forse più razionale aiutare chi si aiuta? Questo è il grande limite dello Stato Babbo Natale, non tiene liste affidabili ed attendibili di buoni e cattivi. Tende a regalare a caso, senza proporzione e sussurrando frasi equivoche del tipo “E’ tuo di diritto”…
In ultimo: i rifugi allontanano dalla normalità. Può essere, mi fido. Fate proposte. Non ai senzatetto, però. Ma a quelli che pagano. Fate un business plan. Investire nel recupero ci interessa, protegge le nostre città. Le rende più sicure. Nulla vi è dovuto, ma esiste un interesse, esiste un business nel prevenire il degrado. Coglietelo. Siate audaci, spiegate dove sta il guadagno. Siate, come alcuni di voi (forse pochi, non so) hanno scelto di essere. Autenticamente libero.
Le cose gratuite, quelle che non hai dato nulla per avere, non valgono, dopotutto, nulla.
Luca Rampazzo
