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domenica, 17 Novembre, 2024

Il miracolo delle noci

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La noce non è nocevole

GLI ANTICHI E L’ALBERO DI SATANA

Fu introdotto dai persiani, ma ci sono testimonianze che dimostrano l’importazione dei greci fin dal VII-V sec.  a.C. . Infatti si narrano mitologie Greche sul Noce. Al noce vengono attribuite valenze positive oltre a quelle più popolari, a dir poco malvagie.

Viene citato dalla Bibbia come l’albero escluso dal paradiso terrestre. Secondo il Vangelo era di Noce la croce su cui morì il Cristo. In epoca romana, siccome i bambini le usavano come palline da gioco, era poi d’uso gettarle nei matrimoni a simboleggiare la fine dell’età dei giochi.

Dai tempi più antichi era presente il Noce, fino all’età medievale era molto diffuso in gran parte d’Europa.

L’albero di noce era considerato con l’immaginario del maligno, tanto da essere chiamato l’Albero di Satana, avendo radici tossiche così da far morire la vegetazione circostante. La mentalità popolare considerava che le stalle e le scuderie costruite con il legno di noce potessero causare morte agli animali allevati in esse.

Inoltre annunciava mali di ogni genere, ad esempio febbri e mal di testa, a chi si fosse per sfortuna addormentato sotto il cosiddetto ” Albero di Satana“, presentandogli per di più sventure e malefici generati da spiriti maligni e divinità infernali.

Tutto ciò diede spunto a padri dell’etimologia medievale, come Isodoro di Siviglia, stabilendo un rapporto paretimologico tra il termine nux e il verbo nocere.

Questa nomea negativa poi venne sviluppata in altra epoca, affermatasi: ” Il Noce è detto perché nuoce, la sua ombra è nocevole agli altri arbori “.

FRUTTO UNIVERSALE E CULINARIO

A dispetto dell’albero, il suo frutto in cucina era un elemento fondamentale, soprattutto per le sue proprietà benefiche considerate anche una fonte di reddito. In particolare i gherigli erano impiegati per preparare ” l’agliata “, una salsa che accompagnava carni dure e grasse per renderle più digeribili e stimolare l’appetito,

diventando anche farcitura di carni e pesci, anche per preparazioni di dolci, il famoso nucato, simile al torrone.

Usato per diverse preparazioni di infusi, consigliate da medici e dietologi dell’epoca, oppure la preparazione accurata e dettagliatissima del magico liquore dando vita alla leggenda del nocino.

FONTE DI ENERGIA

Nel trascorrere del tempo, la noce essendo un elemento culinario molto versatile, riesce a inserirsi, nel miglior modo, sia nei in palati dolci e sia in quelli salati, soddisfando una qualsiasi ed eventuale esigenza culinaria.

Bisogna sapere che, il gheriglio può essere gustato semplicemente così com’è, data la sua enorme fonte di energia, come tutta la frutta secca, è quindi parecchio consigliata come spuntino per persone con cali di zuccheri, per gli amanti dello sport o semplicemente per scacciare via lo stress.

Avendo una grande quantità di grassi buoni è utile per combattere il colesterolo.

Sono semi che possiedo svariate proprietà. Ricche di antiossidanti e calorie, fonte di zinco, calcio, magnesio, ferro, potassio e rame. Le vitamine principali di cui giova in una maniera considerevole sono: -Vitamina E   -Vitamina B1   -Vitamina B6 .

Grazie all’alto contenuto di Omega 3 e acido Alfa-linoleico, rendono le noci un ottimo antinfiammatorio naturale, migliorando la circolazione sanguigna, contrastando la formazione di cancro alla prostata e prevendo in un organismo femminile il tumore al seno. 

UN’ACCOPPIATA PERFETTA TRA NOCI E COSMESI

Il gheriglio è un amante affiatato nella cosmesi. La noce e la cosmesi creano una magia affascinante, soprattutto per un occhio femminile.

I suoi benefici rendono più lontano l’invecchiamento della pelle. Non solo per superfici cutanee, perfino per capelli e abbronzatura. Possiamo affidarci pienamente all’olio di noci per la bellezza di pelle e capelli.

La sua azione è particolarmente indicata per le pelli grasse e impure, si assorbe facilmente e non lascia fastidiosi residui. Utilizzato anche nella preparazione di creme idratanti e abbronzanti, stimolando la produzione di melanina.

Nella cosmetica l’impiego preferito è quella anti-age perché la sua azione cheratizzante favorisce la rigenerazione del tessuto cutaneo, mantenendo la pelle più ossigenata e nutrita.

Riconosciute ulteriori proprietà importanti come quella cicatrizzante e antibatterica, rendendolo perfetto per la cura della pelle. Poco noto è il decotto di noce per uso contro disturbi, come infiammazioni cutanee e l’eccessiva sudorazione.

Nella medicina popolare, le foglie e il mallo di noce vengono utilizzati internamente come rimedio per contrastare la troppa produzione di muco intestinale.

In Cina, il Noce è impiegato per il trattamento di disturbi quali asma, costipazione, lombalgie, perfino per il trattamento evitare l’impotenza.

In medicina omeopatica, dove lo si può facilmente trovare sotto forma di ganuli, gocce orali e macerato glicerico. Utilizzata come rimedio per disturbi gastrici, diarrea, pancreatite, emorroidi e in caso di eruzioni cutanee.

CURIOSITA’ E TRADIZIONI

Le produzioni mondiali di noci sono attualmente quelle di Cina (46%) , seguita da Stati Uniti d’America, Iran, Turchia, Messico e Ucraina.

A livello nazionale, invece; l’Italia ha perso la sua leadership, nonostante essendo una grande importatrice, soprattutto negli USA. La maggior parte della produzione nazionale la detiene il meridione, con Campania in testa.

Gli antichi vi scoprirono il gheriglio chiaro e tenero era come tenere il cervello umano in mano.
Le due valve che combaciano perfettamente salutate tra loro portano a farne un simbolo dell’unione coniugale, dando così originale a un proverbio Piemontese: ” pan e nus; mangjè da spus”  (fame e noci; mangiare da sposi) , cosi le noci non dovevano mai mancare sul banchetto nuziale. 

Manuel Gallo
Giornalista

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