di Stefano Sannino
Il mercato del lusso, dopo un anno veramente molto difficile, si è lasciato alle spalle i fatturati negativi e le perdite economiche ed ha recuperato, nel primo trimestre del 2021, gli stessi numeri del medesimo periodo del 2019. Un forte segnale positivo di speranza, dunque, che fa ben sperare tutti quei marchi luxury che si sono dovuti adattare alle nuove regole imposte dalla pandemia. L’aumento delle vendite, e dunque dei fatturati, è dovuto – oltre all’avanzare delle vaccinazioni in tutto il mondo – alla ripresa del mercato cinese, grazie sopratutto alle celebrità delle nuove generazioni, con un immenso potere d’acquisto. Lì, sulla scia dell’influenza di queste celebrità, lo shopping si sta spostando su piattaforme e community interattive dove i brand possono comunicare con i clienti e gli acquirenti possono chattare tra di loro.
Il mercato più in sofferenza resta l’Europa, i cui negozi – sebbene aperti – si sono visti privati della loro materia prima più preziosa: i turisti.
In tutto il mondo, le preferenze di acquisto nel mercato del lusso rimangono però orientate all’online e dunque agli e-commerce, sebbene stia notevolmente mutando ciò che l’acquirente medio ricerca. Se infatti in passato si tendeva ad essere più brand-oriented, vale a dire che si ricercavano i brand per ciò che rappresentavano, ora questa tendenza è stata abbandonata e si è orientati alla ricerca non tanto del brand, quanto piuttosto dei valori e dell’unicità dei prodotti: sostenibilità, diversità, giustizia sociale ed inclusione sono tutti punti di riferimento per le nuove generazioni le quali, si sa, sono il principale traino del fashion system.
Il 2021 ai è aperto quindi in grande stile per il mondo della moda, andando contro ad ogni genere di previsione: ora, per il resto dell’anno, le statistiche sono ben più positive di quelle che erano state fatte a Novembre 2020. Il mondo del lusso è pronto finalmente a rinascere.
