E’ una storia che ha fatto il giro del web, sembra arrivi dalla Francia, quando circa 10 anni fa venne ricevuta tramite mail da una certa Véronique, ma chi fu a spedirla non è dato saperlo. Fatto sta che questa storia suona come un dolce ricordo dell’infanzia per le molte persone che oggi rimembrano con malinconia i tempi passati, quelli dove tutto era più semplice e genuino, dove non ci si preoccupava troppo dove non c’erano tanti strumenti a semplificare la vita ma solo uno caro vecchio grembiule, indossato dalla nonna.
Il grembiule non era mai immacolato, serviva a tante cose, proprio come descritto nella storia, ma solo oggi mi rendo conto che era qualcosa di più che un semplice indumento,
era qualcosa che definiva un ruolo fondamentale nella famiglia. Chi
portava il grembiule in casa era la figura più importante perché era
colei in grado di fare tutto, una specie di super eroe che il mantello
lo portava davanti anziché sulle spalle.
La nonna usava il grembiule
per raccogliere la frutta, le uova, la verdura, lo usava per asciugare
lacrime, sfornare torte, ravvivare il fuoco, era lo strumento “tutto fare”, senza un grembiule non potevi fare quello che faceva la nonna.
Oggi lo scopo di questo “accessorio” è unicamente quello di proteggere i vestiti, allora era un accessorio indispensabile.
Ma il suo fine non era solo accessorio, era un rifugio dove ripararsi quando qualcosa non andava, un nascondiglio dove correre quando si combinava qualche marachella, un posto caldo dove accoccolarsi ad ascoltare le favole. Un abbraccio che proteggeva dalle intemperie del mondo; il grembiule della nonna era una sorta di benedizione dove ogni pericolo spariva e dove ci si poteva sentire al sicuro.
Il primo scopo del grembiule delle Nonna era di proteggere i vestiti sotto, ma, inoltre:
Serviva da guanto per ritirare la padella bruciante dal forno;
Era meraviglioso per asciugare le lacrime dei bambini ed, in certe occasioni, per pulire le faccine sporche;
Dal pollaio, il grembiule serviva a trasportare le uova e, talvolta, i pulcini!;
Quando i visitatori arrivavano, il grembiule serviva a proteggere i bambini timidi;
Quando faceva freddo, la Nonna se ne imbacuccava le braccia;
Questo buon vecchio grembiule faceva da soffietto, agitato sopra il fuoco a legna;
Era lui che trasportava le patate e la legna secca in cucina;
Dall’ orto, esso serviva da paniere per molti ortaggi dopo che i piselli erano stati raccolti era il turno dei cavoli;
A fine stagione, esso era utilizzato per raccogliere le mele cadute dell’ albero;
Quando dei visitatori arrivavano in modo improvviso era sorprendente vedere la rapidità con cui questo vecchio grembiule poteva dar giù la polvere;
All’ora di servire i pasti la Nonna andava sulla scala ad agitare il suo grembiule e gli uomini nei campi sapevano all’istante che dovevano andare a tavola;
La Nonna l’utilizzava anche per posare la torta di mele appena uscita dal forno sul davanzale a raffreddare; ai nostri giorni sua nipote la mette là per scongelarla.
Occorrerà un bel po’ d’anni anni prima che qualche invenzione o qualche oggetto possa rimpiazzare questo vecchio buon grembiule.
Un semplice indumento che porta ancora oggi con sé dei ricordi impressi a fuoco nella memoria di chi ha vissuto un’infanzia semplice e ricca allo stesso tempo, un’infanzia che molti rimpiangono e che si spera possa ritornare; un’utopia purtroppo… al giorno d’oggi il grembiule della nonna è stato sostituito da mille accessori tanto utili quanto inutili, le favole sostituite da whatsapp o da qualche app per tablet, dove la frutta si prende già in cestini di plastica, la verdura in buste sigillate e le uova in scatole di cartone…
Io rivoglio il grembiule pieno di natura, fiori, frutti, amore e profumi, rivoglio un’infanzia fatta di cose umili ma indispensabili, io rivoglio il mio super eroe!!
Emilia Prisco
Giornalista