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giovedì, 19 Dicembre, 2024

Il gelso: un frutto dimenticato, ma ancora vivo

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Gelso bianco o gelso nero?  La differenza non è poi così grande. Per il nostro palato non ci sono diversità esorbitanti, l’unica caratteristica che li distingue è percepibile solo visivamente, la loro colorazione, la quale può essere nero scuro, o nel caso del gelso bianco, appunto bianca oppure quasi rosa-violetti.

Il gelso è sbagliato considerarlo come un frutto, considerando che appartiene alla famiglia delle Moraceae, come il fico e la fragola, la parte gustosa e zuccherina non è altro che un ingannevole, ma dolce, infruttescenza. Le sue origini sono dei territori asiatici, ma è possibile trovarlo in natura anche in Africa e Nord America. Queste minuscole infruttescenze provengono da alberi chiamati Gelsi. I frutti che nascono da questi alberi, di natura asiatica, sono tanti piccoli frutti accostati, che sono correttamente chiamati sorosio.

I romani conobbero il gelso nelle conquiste asiatiche, ma non furono loro a dargli questo nome. La natura del suo nome, ancora, non è proprio affermata in modo completo, ma si è certi che derivi dal latino, con delle ipotesi che la parola originaria sia ricollegata al significato del termine “nero”. Il nome latino arrivò fino alle popolazioni germaniche e celtiche.

TERRITORIO NAZIONALE

Nel territorio nazionale, il dominio della produzione di gelso è principalmente nella regione Sicilia. Le principali città, partendo dal capoluogo, Palermo, fino ad arrivare a Messina, detengono il primo posto in grande scala per la produzione di gelso, che è molto riconosciuta per la coltivazione del frutto, ma importantissime sono le foglie, che danno un solido sostegno per la coltivazione del baco da seta. Un business raffinatissimo in questa regione del sud d’Italia, portandosi alle spalle otto secoli di storia.

PROPRIETA’ E BENEFICI 

Il gelso ci regala numerosi e svariate proprietà benefiche. Con l’assunzione di un gelso, si assumono anche le vitamine A, la C, la E, infine la K. Non dimentichiamo assolutamente dei Sali minerali, potassio, magnesio, ferro, calcio e zinco, con l’aggiunta del resveratrolo, un antiossidante, che permette una notevole ossidazione del corpo, così riducendo i segni dell’invecchiamento.  Proprietà lassative, diuretiche, antinfiammatorie e antibatteriche.

Le more di gelso possono essere mangiate sotto forma di marmellate, sciroppi, gelati, granite, liquori, essiccate o semplicemente fresche.

 

Per molti è considerato l’albero della saggezza, contiene molti significati in base al colore dei fiori; quello bianco indica vanità, benessere e sicurezza interiore; quello nero indica saggezza; quello rosso indica desiderio e passione.

Manuel Gallo 
Giornalista

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