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venerdì, 22 Novembre, 2024

Il Cibo è Salute e la Salute è nel Cibo che mangiamo

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La causa delle malattie, spesso, risiede negli errori alimentari.

Il progresso tecnologico genera spesso molteplici inquinamenti che si riversano sulle derrate alimentari con le quali il nostro organismo  viene attaccato.

L’umanità ha perso quasi completamente l’istinto verso il cibo, gli animali ancora lo conservano e permette loro di utilizzare gli alimenti più adatti ai bisogni vitali, mentre gli umani non riescono più a difendersi dai cibi avariati o dagli elementi tossici.

Le carenze alimentarie e una errata nutrizione provocano vari squilibri immunitari che favoriscono lo sviluppo di patologie degenerative che progrediscono a ritmo elevato e colpiscono individui sempre più giovani.

Solo tornando ad un’alimentazione naturale e sana è possibile prevenire alcune patologie degenerative e le manifestazioni ad esse connesse.

Va considerato,pero, che mangiare non significa solo soddisfare la fame, ma anche le emozioni che vengono generate  dalle situazioni più o meno felici della nostra vita.

Il cibo nutre il corpo,ma anche lo spirito.Da sempre, il cibo viene utilizzato per socializzare.MANGIARE INSIEME significa condividere.

Ma analizziamo come mangiamo.

Chi lavora, spesso, mangia a mensa o a ristorante; chi ha personale di servizio non si occupa della preparazione delle pietanze. Chi è single, soprattutto gli individui di sesso maschile, compra cibi già pronti, o ancor peggio precotti. Questa situazione determina la mancanza di conoscenza della qualità, della freschezza, della conservazione, degli additivi utilizzati, del tipo di cottura degli alimenti scelti per i pasti. Ne consegue la mancanza di controllo sui nutrienti che l’organismo utilizzerà per uno stato di salute ottimale.

Un’alimentazione sana e corretta, oltre che per nutrire l’organismo, è fondamentale per affrontare un sistema di vita abbastanza stressante imposto dalla società in cui viviamo.

 COSA  MANGIARE PER MIGLIORARE LO STATO DI SALUTE

La Natura, spesso offesa dalla mano dell’uomo, è, pur sempre, la fonte primaria della salute ed è sempre pronta ad offrire tutto ciò che serve per l’equilibrio psico-fisico.

Purtroppo, la moderna tecnologia tende a raffinare, oltremisura, le sostanze primarie e i cibi troppo raffinati, è ormai noto, sono poco nutrienti e assimilabili.

I conservanti, i coloranti, le sostanze sintetiche utilizzate come additivi, spesso non sono riconosciuti dall’ organismo umano e ne consegue una errata selezione dei nutrienti necessari per la vita delle cellule.

Le esigenze di mercato inducono la raccolta dei vegetali e della frutta prima della giusta maturazione: è noto che solo nell’ultima settimana di maturazione si concentrano i minerali e le vitamine che sono necessarie per le difese immunitarie.

Gli allevamenti sono forzati con mangimi che sovvertono le regole naturali.

La conservazione di carne e pesce, per lungo tempo, nei frigoriferi accelera il deperimento delle sostanze nutritive.

Gli alimenti quindi, arrivano sulla tavola già depauperati di quegli elementi necessari all’organismo umano.

LINEE GUIDA

Per una sana e corretta alimentazione è necessario prendere in considerazione alcune linee guida utili per tutte le stagioni della vita:

  • utilizzare derrate alimentari, il più possibile fresche e utilizzarle rapidamente;
  • le verdure cuocerle sempre in poca acqua o a vapore;
  • non scegliere mai ortaggi e frutta troppo grandi, lucidi e perfetti perché sono trattati per accelerare la crescita e lucidati artificialmente;
  • preferire il pesce fresco;
  • per le carni assicurarsi della loro tracciabilità che deve essere evidenziata dal rivenditore
  • leggere le etichette dove, non solo, è riportata la scadenza, ma anche gli eventuali additativi utilizzati: i coloranti sono compresi tra le sigle E 100 ed E 199, i conservanti tra E 200 ed E 299,gli antiossidanti sintetici tra E 300 ed E 321, i correttori di acidità tra E 325 ed E 385, gli addensanti, emulsionanti e stabilizzanti tra E 400 ed E 495;
  • preferire una crostata o un  ciambellone fatti in casa;
  • evitare il pane troppo lievitato e troppo bianco;
  • per i cibi in scatola controllare la qualità dell’olio, meglio quelli con l’extra vergine di oliva;
  • se pensate che la vostra alimentazione non è corretta o insufficiente, in quanto a “nutrienti”, integrarla con supplementi alimentari naturali consigliati da un esperto, a base di frutta e verdura.

IMPARIAMO A MANGIARE

Sin dalla nascita, e per tutto l’arco della vita ci insegnano a fare questo o quello, a scuola, sul lavoro, nella professione, in famiglia, nello sport, in vacanza, ma nessuno ci insegna a MANGIARE.

Quando nasce un bimbo, sembra normale che la mamma sappia e possa alimentare il figlio nel modo migliore, ma non è così. Nei paesi dove le derrate alimentari scarseggiano è impossibile e dove regna l’abbondanza è difficile per eccesso.

Se ci si sofferma sugli eccessi, ci si trova di fronte ad un aumento ponderale della popolazione che, spesso, porta all’obesità.

BAMBINI  E ADULTI

Malattia del Benessere?

Non è automatico, ma sovente si mangia male e troppo con conseguente accumulo di sostanze che non vengono metabolizzate.

Se si analizzano le diete per perdere peso, è noto che sono moltissime e seguono i media o le mode o addirittura un “testimonial” che non ha bisogno di dimagrire e che, se lo ha fatto, non con il sistema che pubblicizza.

Ogni anno in Primavera esce un nuovo libro con invenzioni alimentari che fanno dimagrire, ma sono spesso pericolose per il funzionamento degli organi interni.

Certamente magri, ma come?

Pasti sostitutivi, buste con cui si ottengono frittatine, passati di verdure, pane, pizza, pasta, biscottini, budini: TUTTO FINTO. E ancora: dieta del fantino o del calciatore, dissociate o non, regimi da fame o addirittura con sostanze pericolose e con gli anoressanti farmacologici.

Possiamo immaginare come sono costretti a lavorare i nostri organi interni e quali patologie possano insorgere nell’immediato e nel tempo, col peso che risale e la fame di recupero che incombe.

E allora?

E allora è necessario imparare a mangiare per essere più longevi, ma con un organismo per il quale l’età anagrafica non venga sempre rispettata e non diventi fonte di patologie degenerative.

ALIMENTAZIONE GIORNALIERA: PIU’ VEGETALI, MENO PROTEINE ANIMALI

È sana abitudine:

  • non consumare nello stesso pasto proteine animali o vegetali e carboidrati o farinacei al fine di agevolare la digestione;
  • verdure e frutta devono essere sempre presenti in abbondanza, nei tre pasti giornalieri (i minerali e le vitamine in essi contenuti migliorano le difese immunitarie);
  • limitare l’assunzione di sostanze nervine quali caffè e thè;
  • evitare gli alcolici in età giovanile e, in età adulta, utilizzarli con moderazione (è meglio un buon bicchiere di vino rosso al posto di un superalcolico).

Concedetevi il più possibile una vita all’aria aperta e praticate un sano esercizio fisico per migliorare l’ossigenazione, il metabolismo, la salute fisica e mentale.

Se l’attività delle palestre vi annoia praticate la “danza sportiva”, il tango argentino o qualunque altro tipo di danza: migliora lo stato fisico e la musica nutre lo spirito coltivando le emozioni.

E’necessario imparare a nutrire globalmente l’essenza del nostro essere.Ricordare sempre che psiche e soma non sono entità separate.

Se si alimenta il corpo necessariamente si alimenta anche lo spirito e viceversa. Il benessere individuale sta nell’equilibrio psico-fisico e per ottenerlo è necessario fare un bilancio della nostra vita e se non corrisponde ad un vivere sano fisico e mentale conviene fermarsi  e,con un po’ di prevenzione, “accarezzare” uno stile di vita che ci assicuri una “vecchiaia dolce”.                       

Non possiamo sconfiggere completamente le patologie degenerative ,ma possiamo limitare i danni nel rispetto di una macchina umana che ci è stata donata perfetta  e  che si muove in un ambiente che  anch’esso era perfetto e che la mano e mente dell’uomo non hanno rispettato e continuano a non prendersene cura abbastanza.Il futuro deve tener conto che l’ambiente incontaminato e il rispetto della natura proteggono l’umanità mentre la tecnologia sfrenata  rende l’individuo apparentemente più sicuro e preparato, ma decisamente più vulnerabile.

Di Stefania Gugi

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