In molti giardini si trova un arbusto antico, di facile coltivazione, che dà un po’ di colore all’inverno: il Falso Calicanto (Chimonanthus praecox). Molti confondono questo arbusto, a fioritura invernale, con il vero Calicanto (Calycanthus floridus), che è invece a fioritura estiva.
Il Chimonanthus praecox è un arbusto che può arrivare all’altezza di oltre due metri. Ha foglie ovate che terminano a punta, di un verde chiaro.
La crescita dell’arbusto è piuttosto disordinata e durante la bella stagione non ha un aspetto di particolare interesse ornamentale.
I fiori sono sessili (senza picciolo) e spuntano direttamente sui rami. Sono piccoli, di colore giallo, con la gola rossastro-purpurea ed emanano un profumo dolce e piacevole.
La coltivazione del Chimonanthus praecox è alla portata di tutti. Ponetelo in un luogo soleggiato, con terreno profondo e ricco. Al momento dell’impianto scavate una buca larga più della zolla della pianta, in modo da poter aggiungere una certa quantità di concime organico come compost o stallatico. Una volta piantato, bagnate abbondantemente in modo da assestare il terreno e farlo aderire alle radici.
Se lo piantate in primavera, annaffiatelo regolarmente (appena vedete che il terreno è asciutto) per tutta la stagione vegetativa (fino a che non avrà perso le foglie in autunno). Se invece lo piantate in autunno, basterà l’annaffiatura iniziale e, in caso la stagione sia insolitamente calda e secca, poche altre. Sospendete ogni annaffiatura appena giungeranno le gelate.
Dopo il primo anno non sarà necessario annaffiare ulteriormente. Il Chimonanthus praecox è una pianta forte e
indipendente e si accontenta delle piogge. Al massimo potrete bagnare in estate se la stagione è secca e molto calda.
Durante l’inverno la pianta non necessita di protezione perché è in grado di resistere a temperature anche molto basse.
Dopo la fioritura potete intervenire con una potatura leggera. Eliminate i rami danneggiati e rotti, quelli troppo interni e quelli secchi. Insomma, fate una pulizia più che una vera e propria potatura. Se la pianta è troppo cresciuta, potete anche accorciare i rami che salgono verso l’alto. Questo aiuterà l’esemplare a produrre anche rami bassi, evitando che si svuoti in basso a favore esclusivamente della vegetazione alta.
La riproduzione del C. praecox si può praticare da talea o da seme.
Alla fine della fioritura l’arbusto produce dei frutti di forma allungata e consistenza semi-legnosa. Una volta maturi (a maturazione cambiano colore da verde a marrone e seccano) li potrete raccogliere per estrarre i semi. Questi vanno seminati in una seminiera o in un vaso basso e largo, usando come substrato una miscela di sabbia vagliata e torba in ragione di uno a uno. Seminateli in autunno e lasciate il contenitore all’esterno. Le nuove piantine spunteranno a primavera.
Le talee invece si fanno nella tarda primavera o in estate. Si coglie la parte terminale del ramo per una lunghezza di tre-quattro nodi, si eliminano le foglie più basse, lasciandone una o due in punta (tagliate le foglie a metà se sono grosse), e si piantano in un vaso usando la stessa miscela che si usa per la semina. Tenete umido il terriccio cercando di evitare i ristagni e gli eccessi d’acqua.
Le nuove piantine possono essere subito piantate in giardino, anche se è consigliabile coltivarle per un anno in vaso prima di trapiantarle a dimora. Il Chimonanthus cresce velocemente e in un paio d’anni avrete già un
arbusto di dimensioni rispettabili.
La confusione con il vero Calycanthus avviene a causa della grande somiglianza tra i due arbusti (quasi
impossibili da distinguere se non sono in fiore). IL Calycanthus floridus però fiorisce in estate producendo dei fiori rosso-marroni che difficilmente si notano nell’intrico delle foglie. È molto meno diffuso del C. praecox.
A presto!
Enrico Proserpio