di Veronica Graf
Riuscire ad arginare il problema dei party illegali è un obiettivo caro alle autorità di Ibiza da anni, con la pandemia il tutto si è acutizzato. I datori di lavoro e le principali autorità hanno recentemente espresso la loro opinione sulla necessità di perseguire l’intrusismo in generale, ma questo in particolare. Essi sostengono che è un pericolo per la salute pubblica e che danneggia anche l’immagine dell’isola. Ora, alcuni si spingono un po’ oltre e chiedono di introdurre il codice penale in modo da poter porre fine a queste feste private.
Uno dei capofila di questo approccio è il Vicepresidente della CAEB (Confederación de Asociaciones Empresariales de Baleares) José Antonio Roselló: «Siamo in una situazione molto seria e credo che le multe amministrative per tale comportamento debbano essere di classe penale”. Per Roselló è molto importante che, nel contesto attuale, gli organi e le forze dello Stato possano entrare in un’abitazione privata con l’autorizzazione giudiziaria se si sta impegnando una parte. «Non ha senso che la Guardia Civile debba stare tutta la notte davanti a una casa in attesa che i partecipanti se ne vadano per poter essere identificati e puniti».
Ci troviamo in una situazione eccezionale che si può paragonare a una situazione di guerra a causa dei suoi effetti sull’economia, il PIL non è ancora diminuito finora dalla guerra civile. Si tratta di una situazione eccezionale ed è necessario applicare misure eccezionali e considerare che tali party possano avere la categoria di criminalità contro la sanità pubblica», ha affermato Roselló, che voleva sottolineare le difficoltà incontrate dalla polizia e dalla Guardia Civile nel trattare questi criminali.
Questa riforma del codice penale è quindi essenziale per Roselló: «Questa riforma del codice penale è ora in corso di attuazione. Questo vale per il diritto amministrativo che è garantito e il tema può essere chiaramente affrontato prima di una risoluzione. La gente lo sa, ed e’ per questo che sono fuori regola. Inoltre, ci sono una lunga serie di lamentele e vedremo se possono essere accusati. Per questo motivo sono necessarie sanzioni più forti e più efficaci. Non è la stessa procedura amministrativa di un giudice. E’ un’opzione leggermente drastica, ma viviamo in tempi eccezionali» ha concluso.