Roma, la capitale dello stivale, città importantissima non solo per il ruolo che investe, anche per il suo patrimonio culturale, storico e artistico. Per dimostralo abbiamo di alto valore culturale sia, visivo, come monumenti, piazze, reperti storici e una cerimonia popolare celebrata il 29 giugno in memoria di Pietro e Paolo, con una valenza come quella Natale e la Pasqua. Non è una semplice festa di paese, negli anni 70, era considerata festa nazionale, ciò venne poi abolito, rimanendo solo una festività per la città di Roma, considerato come giorno non lavorativo. San Pietro e Paolo, sono tutt’ora i patroni di Roma, e Pietro fu uno dei dodici apostoli, seguace di Cristo. San Pietro prima di iniziare il cammino da apostolo e di predicazione del vangelo, svolgeva un lavoro umile, cioè quello del pescatore. Egli è oggi ancora il patrono di macellai, pescatori, taglialegna, fabbri, fornai, calzolai e costruttori di ponti. Possessore e custode delle chiavi del Paradiso, con il dovere di decidere chi possa entrare o meno al suo interno. San Paolo, di nome Saulo, inizialmente un semplice cittadino Romano, persecutore dei cristiani, un giorno sulla strada di Damasco, in una persecuzione, ebbe una visione di cui gli cambiò la vita, diventando un forte sostenitore della religione cristiana, mettendo un accento alla parola fede, che divenne la sua priorità principale, riuscendo ad avere grande successo nella conversione dei “gentili”, i pagani, diventando così, l’apostolo delle genti.
Il 29 giugno, è una vera e propria festa, che inizia dal mattino, ricoprendo tutte le ore del giorno, giungendo allo scuro della sera. Indubbiamente viene professata una messa nella basilica di San Pietro. La festa ha luogo da moltissimi secoli, precisamente dal 258.
La festa ha delle tradizioni imprescindibili e uniche, a cui non si può non partecipare o semplicemente godersele guardando e ammirando la bellezza di come viene manifestata la memoria dei patroni di Roma. Nel pomeriggio vi è la regata di canoa sul fiume Tevere, nei pressi del Ponte Margherita del Popolo. Di sera, intorno alle ore 20.00, la Banda dell’Arma dei Carabinieri e Sbandieratori delle 7 contrade di orte (VT), in piazza del popolo. E se si rimane in piazza del popolo si può godere pienamente della magnificenza dello spettacolo pirotecnico che avviene esattamente alle ore 21.00, in cui la tradizione vuole che si svolga sul Pincio “La Girandola”.
Una usanza che è ormai simbolo del 29 giugno a Roma è quella di presentarsi di mattina presto presso i frati Trappisti per gustarsi una succulenta rosetta, un tipico pane romano, farcita con una abbondante quantità di cioccolato.
Un rito antichissimo da non perdersi.
Manuel Gallo
Giornalista