di Martina Biassoni
Non sentirsi esclusi e dimenticati durante queste feste in cui tutti sembrano partecipare alla festa di Natale più bella del mondo, o sembrano tutti circondati di persone che li amano e scalerebbero l’Everest a piedi scalzi in inverno per vederli felici è da considerarsi un’impresa titanica.
La base, però, per affrontare i prossimi venti/trenta giorni è il pensiero fisso e costante che non per forza tutti mostrano quello che davvero accade nella loro vita e forse dietro lucine colorate e addobbi allegri si nasconde la vita quotidiana. E poi è anche bene ricordare che non si deve essere presenti a tutto a tutti i costi per essere resi partecipi di quello che sono gli eventi must della festive season.
Pensate anche al rito di preparazione che c’è dietro un qualsiasi evento mondano: e l’outfit, e le small talks, e il cibo che non sempre piace e che spesso fa sentire gonfi fino al 2090, e l’ansia di risultare ridicoli e quell’ospite sempre troppo viscido ed ubriaco che però tutti adoraano e vi tocca accollarvi, ecc…
In fondo in fondo il rimanere a casa è un po’ il premio di Babbo Natale per gli adulti che da bambini ricevevano solo regali e mai carbone! La sera in questo periodo alla tv ci sono sempre film o programmi a tema natalizio, si può passare il tempo con un film in sottofondo a decorare la casa o a bere cioccolata e ricordare aneddoti e momenti divertenti dei Natali passati o a canticchiare jingle bells mettendo le palline sull’albero (stando attenti a non far cadere la preferita di papà, se no sono guai!!)
Si può andare a fare visita agli anziani nelle case di riposo o ai malati negli ospedali, si può cercare di fare del volontariato per portare della gioia a chi non ne ha o a chi fatica ad arrivare. Sicuramente la vostra presenza verrà apprezzata maggiormente da queste persone che da quell’amico che vedete solo alle feste comandate per gli auguri, il regalo e fare la gara a chi fa meglio nella propria vita.
E poi ancora si possono fare lunghe passeggiate in famiglia a guardare le luci e le decorazioni per la città e sentirsi circondare da tanta gioia ed aspettativa per il fatidico 25, giorno in cui saremo tutti seduti a goderci le feste ed un momento di pausa con i nostri cari e i nostri amici pelosi.
Insomma, non essere invitati dove vanno tutti, a fare cose noiose che fanno tutti ha i suoi pregi, e certo un po’ di FOMO in questo periodo di super-condivisione ci sta e penso sia normale, ma ricordarsi che nella propria vita quel po’ di gioia, pace e serenità non mancano solo perché non si sta festeggiando in cima al grattacielo più alto della città ammirando la luna che si rispecchia nelle finestre di casa propria non ha prezzo.